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sabato 9 marzo 2019

Hanno detto ... ...

ETTORE ROSATI, vice presidente della Tav

Si scrive Tav. Si legge Pil.
Se il governo cadrà sarà per l’economia: tra manovra correttiva, 2 miliardi € di tagli già decisi e 23 miliardi € di più Iva nel 2020 sanno di averla combinata grossa.
E lasceranno ad altri il compito di rimettere assieme i cocci.

LIA QUARTAPELLE, parlamentare pd
Non si cerchi di indorare la pillola. L’escamotage di Conte magari è utile a evitare la crisi di governo e il ritorno al voto per un M5S spaventato dalla caduta libera. Ma queste pantomime e ritardi su un’opera necessaria frenano lo sviluppo dell’Italia.

MARA CARFAGNA, parlamentare FI
I piccoli Stati nazione sono superati. Da soli possono solo subire l'agenda politica di USA, Russia e Cina. Serve subito un'agenda europea alternativa ai sovranismi nazionali.

ENZO BIANCHI, già priore di Bose
Oggi ho sostato a lungo davanti al mare: solo il mare riesce a raffigurare il nostro cuore, a volte calmo, a volte mosso, o addirittura agitato fin nelle sue profondità. Comunque amico, amica, contemplando il mare contempli la tua anima.

MATTEO RENZI, parlamentare pd
Credo nella giustizia italiana. Il Tribunale ha annullato l’arresto dei miei genitori che tornano in libertà. Adesso aspettiamo le sentenze civili e penali. Come politico, credo nella giustizia italiana. Come figlio, oggi, sono felice come quando ero un bambino.

UMBERTO MINOPOLI, presidente Sviluppo Campania
Quindici giorni fa l'arresto dei genitori di Renzi fu titolo di testa.
Oggi la loro liberazione e' nascosta nelle pagine interne.
Domani la loro assoluzione sara' una "non notizia" e titolo di coda.

MARIA ELENA BOSCHI, parlamentare pd
I bandi con dissolvenza. Non è il trucco di un prestigiatore ma il Governo della Repubblica Italiana. Una figura meschina firmata da Salvini e Di Maio.
E pagata dagli italiani.

 L’ex via del Levriere, a Palermo. 
domani sarà intitolata al 
sindacalista socialista Placido Rizzotto
ENZO CAMPO, segretario generale Cgil Palermo 
“Il percorso delle vie dei diritti continua con il riconoscimento a un grande dirigente sindacale, l’unico ad aver avuto l’onore dei funerali di Stato, nel 2012, con il presidente della Repubblica Napolitano a Corleone.  
Il massimo tributo che ha l’importanza del ruolo e della grande battaglia, combattuta nella nostra regione e per l’Italia, da un dirigente sindacale che fu a capo del movimento per l’occupazione delle terre, impegnato nella lotta contro la mafia e per la conquista dei diritti dei lavoratori. Tanti altri nostri dirigenti sindacali non hanno avuto giustizia, e noi cotinuiamo a chiedere la verità sui loro omicidi, a lui l’onore di una giustizia storica e sociale. Il presidente Napolitano volle i funerali di Stato a Corleone come momento di riconoscimento dell’impegno di tutti i dirigenti sindacali uccisi. Ci sono voluti uomini come La Torre e Dalla Chiesa, entrambi protagonisti della storia di Corleone, per fare luce sui delitti di mafia e portare avanti con gli strumenti legislativi adeguati la lotta contro Cosa Nostra”.

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