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venerdì 14 dicembre 2018

Cucina contadina. Un'arte semplice e genuina che in più casi può sedurre

E' tempo -quello di questi giorni- prossimo al Natale. Negli anni cinquanta del Novecento quando si era a dieci/quindici giorni dal Natale nelle case contadine di Contessa Entellina (e di tutta l'isola) si creava -quasi da solo, improvvisamente- un clima più o meno festivo. Zii, cugini e talora pure vicinato ci si ritrovava nella casa dei nonni, la casa di provenienza paterna o talora materna, che sempre, o generalmente, aveva un forno a legna. In quella casa fra il giocare e il gridare di noi bimbi, che poi anno dopo anno diventavamo via via ragazzi, venivano allestiti manualmente molti e vari tipi di dolci. Nelle case contadine i dolci non erano ordinaria disponibilità: essi erano concentrati e resi disponibili solo per il periodo natalizio, poi in estate a noi ragazzi venivano dati, di tanto in tanto, dieci lire per comprare un gelato..
Varie erano le tipologie di dolci che in quelle case, strutturate in modo completamente diverse dalle attuali, tutte ormai post terremoto '68, venivano confezionate ed infornate nel periodo natalizio.
Della "Mustazzola" vogliamo in questa pagina riportare la ricetta.  

Mustazzola di campagna
Ingredienti per 10-12 persone:
1 Kg. di farina, 150 g. di zucchero semlato, 200 g. di strutto (oppure g. 400 di margarina), latte, 200 g. di miele, 200 g. di frutta secca tritata (=mandorle, noci, nocciole), 1 arancia non trattata, olio di mandorle ppure d semi, 1 cucchiaio di bicarbonato.

Setacciare la farina e impastarla con lo zucchero, lo strutto, il bicarbonato e pochi cucchiai di latte.
Quando l'impasto è omogeneo, avvolgerlo in una pellicla trasparente e lasciarlo riposare per un'ora (adesso si usa farlo in frigorifero). 
Passare a scaldare il miele mlto lentamente, incrporare la frutta secca tritata e la scorza d'arancia grattuggiata e quindi rimestata, fino a rendere il tutto consistente.
Versarlo in un vassoio unto di olio  di mandorle  e stenderlo con la lama di un coltello.
Ritagliare dei bastoncini delle dimensini di un dito. Spianare la pasta di una sfoglia e ricavarne dei rettangoli (se si dispone di un rullo intagliato passarlo sui rettangol per imprimergli dei disegni). Adagare i dolcetti in una teglia rivestita da carta da forno.
Negli odierni forni portare la temperatura a 200° e e tenerli dentr per 20-25 minuti. 

Questo tipo di mustazzola (piuttosto duro) veniva mangiato dai contadini durante le loro lunghe cavalcate a dorso di mulo (che duravano ore ed ore) per raggiungere i feudi -allora lontani- di Petraro, Badessa e anche oltre.

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