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martedì 20 novembre 2018

Economia. Il paese dei populisti corre verso ... ... la Grecia di dieci anni fa

L'Italia, terzo paese più indebitato del mondo, non trova più chi gli presta i soldi per rinnovare i debiti che via via vanno scadendo.
In un certo senso è come dire che nessuno dei risparmiatori è ulteriormente disponibile a rispondere alla richiesta di oro da offrire alla patria.
Ieri all'asta del Btp per famiglie è capitato che i rendimenti si sono triplicati rispetto al mese di maggio (da 0,55% a 1,45%).

Il sintomo della grave crisi (malattia) in cui versa la finanza pubblica del nostro Paese è però da leggere nella domanda di Btp che è scesa di una percentuale pazzesca l'80% (da 2,3miliardi a 0,48 miliardi).
Adesso è chiaro a tutti che lo spread che supera quota 300 è presagio di gravi sventura per gli italiani, in primis per chi vive di pensione e stipendi.
Eppure i sondaggi esprimono ancora consenso ai "populisti". Segno che nelle scuole italiane l'economia, in quanto scienza, è una illustre sconosciuta.

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