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lunedì 29 ottobre 2018

Hanno detto ... ...

Il premier -giurista e professore di Diritto Privato-
prova a gettare un salvagente al suo Vice pentastellato.
Tentativo sterile e puerile.

LA VERITA' è che
Dopo l’Ilva si farà anche il Tap.
E meno male!

Il problema per Di Maio sono le tante bugie
che ha raccontato agli italiani.
Questa volta si è inventato le penali
miliardarie che, naturalmente, non esistono.
Ma per farcelo credere dice “ho letto le carte”
CARLO CALENDA, già ministro allo Sviluppo Economico

Caro ⁦Giuseppe Conte se sostieni che esistano carte nascoste e penali dimostralo. Se invece parli dei costi di un risarcimento erano ben conosciuti da tutti.
In primo luogo da quelli che hanno detto che avrebbero chiuso il tap in due settimane.
Fai la persona seria.



COSA STA SUCCEDENDO ?

NIENTE FUORI DALL'ORDINARIO. PURE la D.C. PROMETTEVA E NON MANTENEVA: L'INTENTO ALLORA COME ADESSO COL M5S ERA DI RACATTARE VOTI.
GLI ITALIANI IN FONDO IN FONDO AMANO FARSI PRENDERE IN GIRO DAI DEMAGOGHI.

IL M5S PER RACCOGLIERE VOTI SI ERA IMPEGNATO SU COSE CHE SAPEVA BENISSIMO NON AVREBBE MANTENUTO.

L'ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda: "Ieri Luigi Di Maio è stato preso ancora in castagna a mentire agli italiani. Aveva promesso di chiudere, addirittura in due settimane diceva Di Battista andando a fare un comizio infuocato in Puglia. 
Ora giustifica il suo cambiamento di idea, la sua promessa non mantenuta inventandosi una carta e delle penali. Non ci sono carte segrete". 

Poi Calenda  invoca le dimissioni del vicepremier: "In un Paese normale un ministro che mente si dimette, ma non spontaneamente, sono i suoi elettori a chiederlo"

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