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mercoledì 31 ottobre 2018

Economia. Chi scommette su un paese malato ed i cui governanti applicano cure in dissenso con la scienza economica ?

Diagnosi in base alla 
valutazione dei sintomi.

L'Istat ha emesso il giudizio trimestrale sullo stato di salute del nostro sistema produttivo ad appena quattro mesi dall'insediamento del governo populista.
"Nel terzo trimestre del 2018 la dinamica dell'economia italiana è risultata stagnante, segnando una pausa nella tendenza espansiva in atto da oltre tre anni". 
"Giunto dopo una fase di progressiva decelerazione della crescita, - continua l'istituto - tale risultato implica un abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil, che passa allo 0,8%, dall'1,2% del secondo trimestre"

Il terzo trimestre del 2018 ha avuto peraltro due giornate lavorative in piu' rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero rispetto al terzo trimestre del 2017, precisa l'Istituto di statistica.  

Conclusione: Siamo in situazione di stagnazione (ossia non cresciamo).

Vediamo -adesso- gli altri indici per meglio capire la diagnosi.

Lo Spread Btp è ripreso a risalire sopra i 300 punti base dopo che si sono conosciuti i dati indici Istat.
Lo Spread (ossia il differenziale di rendimento), era sceso la settimana scorsa fino a 292 punti base, ma, alla luce dei dati Istat che evidenziano una fase di stagnazione, è risalito sopra i 300 punti. 

Il  Pil fermo (rimasto fermo nel 3° trimestre) porta di conseguenza il tasso di crescita su base annua a +0,8% da quel 1,2% che sembrava già acquisito.

Il Pil, ad oggi, è inferiore al 2008.
Ad oggi l'Italia non si è ripresa dalla crisi del 2008. Il nostro Pil è ancora inferiore del 4,9% rispetto ai livelli di allora.

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