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domenica 5 agosto 2018

Religione. Non tutti intendiamo la stessa prospettiva

In attesa di sviscerare il Cristianesimo.

La religione non caratterizza come fino ad un secolo fa i paesi europei, quando essere italiano, francese o spagnolo significava essere cattolici, essere britannico significava essere anglicano  e così via via.

Ai nostri giorni solamente il 23% dei francesi ed il 30% dei tedeschi ritengono che la religione cristiana costituisca importante elemento dell’identità nazionale.

D’altro canto, la stessa ipotesi di Costituzione europea peraltro mai entrata in vigore in quanto respinta da alcuni paesi fondatori dell'UE, negando le “comuni radici cristiane”, ha di fatto marginalizzato il ruolo della religione a semplice eredità culturale, togliendole (in nome di una laicità ideologica) il carattere di identità fondante.

Oggi solamente i paesi dell'Europa Orientali tengono a caratterizzarsi e a presentarsi identitariamente come Cristiani Ortodossi, verosimilmente caricandosi di particolari forme di nazionalismo.

Generalmente il concetto di religione indica:

- Religione come pratica

Un insieme di tradizioni, di riti, di racconti, di abitudini e di cerimonie che vengono coltivati da un certo gruppo/comunità e che vengono trasmessi di generazione in generazione.

Religione come visione complessiva della vita

Una serie di credenze, un sistema di regole di comportamento, una concezione di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e, in generale, una certa "visione del mondo".

Religione come teologia

Una dottrina che spiega il rapporto dell'essere umano con tutto ciò che sta al di là della realtà materiale, ovvero con la sfera ultraterrena.

Religione come atteggiamento spirituale intimo


Un rapporto individuale che ciascuna persona sviluppa con ciò che è sacro. A volte le persone si identificano pienamente con una determinata religione, altre volte interpretano la tradizione a cui appartengono in maniera personale.

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