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lunedì 6 agosto 2018

L'Icona-il Tropario. Nella Liturgia bizantina sono una stupenda sintesi teologica-visiva della fede

La madre di tutte le icone
L'icona della Trasfigurazione è quella che
il monaco che avrebbe dovuto in seguito
dedicarsi all'iconografia era tenuto
a dipingere all'inizio del suo apprendistato,
 affinchè alla luce del Tabor egli potesse
dipingere le opere (icone) successive.
6 Agosto

Secondo il calendario della Chiesa cattolica-romana e di quella cattolica-bizantina oggi è la festa della "Trasfigurazione sul Monte Tabor di Gesù Cristo".
Il Tropario, nella liturgia bizantina,
è una breve preghiera ritmica composta di
pochissime frasi che dà il
senso alla celebrazione di quella
giornata.
Tropario: viene recitato dal Coro
 o dal Lettore. Generalmente è riferito
al santo del giorno, o alla solennità,
quindi varia ogni giorno. Ci sono però
altri tropari che sono "quotidiani",
ovvero fissi.

Nell'episodio della Trasfigurazione Cristo sale con i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni sul Monte Tabor, piccola altura nella regione della Galilea. 
I discepoli ad un certo momento, tramortiti ed in stato di estasi, vedono in piedi su una nube, tra Mosè ed Elia (i due veggenti dell'Antico Testamento) il corpo divinizzato (luminoso) di Gesù. 
"Il suo voltò brillò come il sole, le sue vesti divennero candide come la neve". 
I discepoli dinnanzi a questa scena "caddero bocconi a terra" colpiti dai raggi della luce taborica che irradiava dall'aura luminosa di Cristo.

Nella Chiesa orientale la festa della Trasfigurazione è antichissima e piuttosto sentita perchè carica di significati. 
C'è -nell'icona della festa- la connessione tra croce e gloria, poiché i tre apostoli, testimoni della trasfigurazione, saranno a breve testimoni anche della passione che inizierà nell'Orto degli Ulivi. 
Il percorso della croce non sarà -quindi- la fine perché ad essa seguirà la Resurrezione.

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