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lunedì 6 agosto 2018

Le superstizioni medievali. La fantasia populista contro la Scienza

L'Ordine dei Medici
a difesa della Scienza e
contro l'ignoranza

“Lanciamo un appello al parlamento perchè rispetti la scienza. L’emendamento non risponde all’evidenza scientifica circa la necessità delle vaccinazioni”, dice il presidente dell’Ordine dei medici Filippo Anelli, della Federazione nazionale degli ordini dei medici. Tanto che, per tentare di calmare le acque, interviene anche la ministra della Salute 5 Stelle, Giulia Grillo: “Rispetto alla proposta di iniziativa parlamentare e, non governativa, lo sottolineo a scanso di ogni equivoco, che proroga i termini già previsti dal decreto Lorenzin, ribadisco che i bambini dovranno continuare a essere vaccinati e i genitori dovranno ancora presentare le certificazioni. È stata sospesa per un anno una delle tre forme sanzionatorie previste dalla stessa legge, che prevede il non accesso dei bimbi non vaccinati agli asili nido e alle scuole materne. Nessun passo indietro sull’obbligo vaccinale”.

Pure fra i 5Stellati spunta però il dissenso.
 Il deputato Giorgio Trizzino, direttore dell’ospedale civico di Palermo ha scritto, giustificando il suo voto controcorrente rispetto al suo partito: ” Da quasi 40 anni lavoro in un ospedale pediatrico ed ho visto bambini morire a causa di morbillo, meningite, ma non ho mai visto bambini perdere la vita a causa di complicanze post vacciniche”. 

Alcune Regioni si stanno mobilitando contro la superstizione 5stellata che mostra diffidenza verso quanto la Scienza invece suggerisce e propone in favore dei vaccini.
La Campania diVincenzo De Luca: “Esprimo la netta contrarietà al rinvio dell’obbligo sui vaccini, che rischia di determinare un danno enorme alla salute dei più fragili. La Regione Campania verificherà la possibilità di norme legislative autonome in relazione alla necessità di mantenere gli obiettivi. Intanto partirà un’ulteriore verifica attenta dell’Anagrafe delle vaccinazioni. Le famiglie inadempienti saranno escluse da misure sociali di sostegno che rientrano nelle competenze della Regione, a cominciare dal contributo per gli asili nido. Per il resto non arretreremo di un millimetro per mantenere alti i livelli di vaccinazioni in Campania”.

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