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lunedì 27 agosto 2018

La Sicilia scoperta e da scoprire

Giorni di estate 2018


(Noi siciliani vogliamo girare e
conoscere le grandi città del
mondo.

Ma quanti di noi non conosciamo
la nostra Palermo?)


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Chi ama l'arte e visita la Chiesa della Martorana, a Palermo, ne resta stregato. 

Se inoltre ama la Storia non smette più di guardare quei mosaici realizzati con piccolissime tessere e che dicono di tempi e di Cristianesimo altro.

La Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio (questo è il nome ufficiale), con le vicine cupolette di San Cataldo è una dei simboli della città di Palermo.

Nel XII secolo, la Chiesa era ancora integra nello stile bizantino, l'uomo di cultura arabaIbn Giubair definì la Chiesa il monumento più bello del mondo.

La costruzione risale al 1143 su volere di Giorgio d'Antiochia, il grande ammiraglio della Sicilia normanna con Ruggero II.

Le parti del periodo normanno si distinguono dagli interventi e aggiunzioni del cinquecento graze alle decorazioni musive.

Il Cristo Pantacratore nella cupola, attorniato da quattro arcangeli, è solo uno dei motivi per cui questo capolavoro dell'arte  resta una delle meraviglie di Palermo.

Sappiamo, almeno noi contessioti, che la Chiesa oggi denominata San Nicolò dei Greci, è sede della Concattedrale dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, ed è tutt’oggi punto di riferimento per una vasta comunità di migliaia di fedeli di rito greco-bizantino della Sicilia.
Parroci della Chiesa, dall'istituzione dell'Eparchia, sono stati -fra altri- prestigiosa figure di "contessioti": Papàs Lino LoIacono, Papàs Matteo Sciambra e Papàs Nicla Cuccia.
Altra prestigiosa figura d Parroco, originario di Piana degli Albanesi, è stato Papàs Vito Stassi. 

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