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martedì 10 luglio 2018

Hanno detto ... ...

La Brexit inguaia il governo inglese,
Il Pd aspetta di iniziare la nuova politica a Sinistra (senza Renzi)
Saviano racconta che tipo di ministri abbiamo.

SIMONA BONAFE', parlamentare europea Pd
Dopo la sterlina cade anche un altro pezzo del governo May. Doveva rivelarsi il nuovo bengodi e invece la Brexit sta diventando il peggior affare della Gran Bretagna ai danni dei cittadini.
I sovranisti d’Italia e gli amici dei grillini che siedono con Farage sono avvisati.

MAURIZIO MARTINA, segretario Pd
«Io penso di farcela. Non ragionando come se dovessi incollare i cocci di un vaso, ma come l’artigiano che crea con le sue mani e con le mani di tanti altri un nuovo progetto, che rilanci la sfida dei democratici oggi».
«Dobbiamo uscire da una stagione in cui la personalizzazione ha portato a dibattiti asfittici. A me interessa scrivere una pagina nuova e costruire la carta fondamentale del Pd di fronte al nuovo scenario. Non mi interessa negare una esperienza che sento parte del nostro lavoro comune e che ha avuto, accanto a tanti limiti, anche diversi pregi».
«Ho trovato sbagliate e ingiuste le parole di Renzi e anzi difendo con orgoglio il lavoro del governo Gentiloni, a cominciare da Minniti sul tema migratorio. Gentiloni è una delle personalità più importanti che abbiamo, un punto di riferimento e credo che anche lui voglia aiutare il Pd e il centrosinistra a riscattarsi».

ROBERTO SAVIANO, scrittore
Non esiste più per questa politica degenerata alcuna differenza tra vita e morte, tra dignità e mancanza di diritti, tra legge e illegalità. Parlano delle prime e dei secondi come se tutto si equivalesse.
Tre questioni secondo me vanno chiarite:
1) L’orientamento del governo di delegare unicamente ai libici la gestione dei salvataggi in mare è folle e criminale, e non a caso si parla di recupero degli accordi stretti tra Berlusconi e Gheddafi: che bel cambiamento!
2) Il legame tra traffico di persone e Ong è da rigettare con forza (non c’è una sola prova di legame fra trafficanti e Ong), in special modo dopo il fallimento giudiziario delle elucubrazioni di Carmelo Zuccaro, ma a Toninelli e al suo burattinaio (Lei lo definisce non a torto “Cazzaro Verde”) fa comodo fare disinformazione e continuare ad alimentare falsi sospetti verso chi salva vite e in più è testimone degli esiti criminali degli accordi tra Italia e Libia
3) (e rispondo su ciò per cui mi si chiama in causa) le Ong hanno più volte effettuato salvataggi in quell’area in passato, anche con il coordinamento del Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo di Roma, visto che i libici non erano in grado di farlo e non lo sono neanche adesso.
Queste le informazioni che ho riportato per mostrare quanto il ministro ignori colpevolmente la storia recente dei salvataggi in mare e le dinamiche che l’hanno governata. Mi rendo conto di quanto sia inutile chiedere a Toninelli di studiare, poiché l’obiettivo suo, e del suo compare, è mantenere un potere nella maniera più becera possibile, creando paura e armando disperati contro altri disperati.
Per questo non posso che concludere manifestando il più profondo disprezzo, umano e politico, per questa caricatura di ministro.

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