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lunedì 2 luglio 2018

Finanziamenti Europei. Ruolo degli Enti Locali nella politica di sviluppo socio-economico -3-

Far  nascere nuove imprese innovative promosse da giovani e da donne, soprattutto nel nostro Mezzogiorno, avvalendosi delle opportunità offerte dal programma “Resto al Sud” è’ l’obiettivo della collaborazione strategica avviata dai Comuni e Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di proprietà del Ministero dell'Economia) e   sancita in un protocollo firmato dal precedente governo e già operante in più realtà.
Sulla base di quest’accordo, è stato avviato un programma di azioni di informazione, promozione e accompagnamento imprenditoriale, valorizzando gli incentivi gestiti proprio da Invitalia.
Il ruolo dei Sindaci in anni recenti
è divenuto rilevante.
Il ruolo è efficace nella misura in cui essi
sanno raccordarsi sia col territorio che
amministrano che con la Politica progressista
interessata ai problemi sociali. 
Invitalia garantisce la diffusione di tutte le informazioni necessarie ai Comuni italiani, anche attraverso incontri specifici, formazione, supporto e  accompagnamento all’attuazione dei progetti. Sarà compito specifico dei Comuni e delle loro Associazioni  invece, quello di sensibilizzare  i giovani del proprio territorio sulle opportunità offerte da “Resto al Sud”. Un gruppo di lavoro specifico, infine, si occupa di monitorare e coordinare le azioni e individuare eventuali ulteriori iniziative.
Ridurre il gap che tiene ancora il Mezzogiorno lontano dal resto del Paese è una priorità ed una necessità. I sindaci, i Comuni del Mezzogorno tutti, hanno l’obbligo di coordinarsi col governo perché davvero le risorse, le misure, le intenzioni si trasformino in possibilità, in opportunità per chi vive al Sud e vuole restarci. Essere Sindaci non è per persone soddisfatte e convinte di aver raggiunto il traguardo personale.
In Sicilia i giovani vivono in stato svantaggiato, da qui il sistema di agevolazioni  per i cittadini tra i 18 e i 35 anni di sei regioni meridionali, tra cui appunto la Sicilia.
Sui Comuni incombe l’onere di informare, solleciterare, accompagnare all’attuazione della misura “Resto al Sud”.
Il problema ben noto:
Esistono i più avveduti Comuni e Sindaci del Nord che dimostrato di saperci fare con gli investimenti e con l’impiego delle risorse destinate ai giovani. La conseguenza dell’inerzia di tanti sindaci  meridionali è che la mancanza di lavoro crea insicurezza e l’insicurezza sfiducia e la sfiducia alimenta l’inconcludente populismo politico.
Lo sviluppo del Sud è un’opportunità per le nuove generazioni. La direzione non è il ben noto finora assistenzialismo di antica marca democristiana ma la crescita della capacità imprenditoriale, della fantasia, della capacità di innovazione. 
I Comuni devono essere in prima linea per radicare in tutto il territorio questa opportunità; essi devono non solo far conoscere le facilitazioni e gli incentivi, ma devono anche  fornire opportunità, solidarietà, servizi.
Tra le principali novità di ‘Resto al Sud’ c’è anche la costruzione di una rete di soggetti pubblici accreditati che supportano la promozione dell’incentivo e la sua divulgazione fino alle case dei giovani meridionali.
 Una rete che sosterrà Invitalia nei momenti di incontro e di confronto sul territorio, accompagnando i giovani nell’elaborazione dei business plan, senza chiedere, per questa attività, alcun corrispettivo. Insomma: l’esatto contrario di quello che avveniva nei decenni precedenti, quando una rete di professionisti, in cambio di un compenso, elaborava i progetti che poi venivano presentati a Invitalia.

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