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domenica 3 giugno 2018

Verso il 10 giugno. I programmi vincolano gli eletti oppure tutto dipende dalla 'fortuna' di saper reperire i fondi ?

Ieri sera si è chiusa la prima fase della campagna elettorale, quella della presentazione dei candidati di ciascuna delle liste elettorali in campo nella realtà locale di Contessa Entellina.
I due schieramenti hanno ormai esposto i loro intendimenti programmatici, che risentono -in entrambi i casi-  della massima genericità fino al punto che le due liste avranno le mani libere e potranno fare non ciò che hanno proposto all'elettorato, ma ciò che il destino e le circostanze metteranno sulla loro strada. Avranno in pratica le mano libere per fare ciò che capiterà di dover e poter fare mediante i finanziamenti provenienti dai livelli  di governo superiori.

A nostra -ovviamente- opinabilissima opinione, i programmi, quelli per intenderci che ogni giorno si consultano per seguire la rotta non esistono più nella vita politica del nostro Paese. Non esistono a Contessa Entellina, come in verità non esistono a Palermo o a Roma.
In pratica l'elettore, da quando non esistono più i Partiti Storici che avevano identità nitida, tradizione storica e rotta per il futuro conosciuta perchè costruite su impostazione ideologica, affida una delega in bianco ai gruppi che nascono e muoiono con le scadenze elettorali. Viviamo infatti nel periodo post-ideologico e in una società "liquida". 
Qualcuno arriva a dire che i programmi sono divenuti carta straccia.

Fatta questa premessa di carattere generale che riguarda indistintamente le due liste in campo a Contessa come quelle di qualsiasi altro Comune della Sicilia e dell'Italia, diciamo che i comizi in Piazza Umberto che seguiranno fino a venerdì prossimo avranno ormai il taglio di sollecitazione e di invito  a votare la propria lista. 
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Il comizio di ieri sera si è svolto con regolarità e senza particolari asperità. 
Hanno preso la parola prima alcuni candidati e candidate della lista "Insieme per Contessa -  Bashkë për Kuntisa", e quindi a chiusura Anna Fucarino, candidata a Sindaco.
L'impegno di Anna (così la gente si riferisce a lei in paese) è stato quello che saranno da essa seguite le pubblicazioni dei bandi comunitari, su cui possiede una trascorsa esperienza professionale. Ha fatto una panoramica delle realtà produttive locali da prendere come base di partenza e su cui, quindi, costruire una nuova realtà con più ampia base lavorativa, tenendo su questo presupposto come riferimento di interesse dell'intera sua amministrazione i giovani contessioti che finora trovano occupazione solamente sulla via dell'emigrazione.

A Comizio già chiuso dalla candidata Sindaco è però voluto salire sul palco per dire, ancora una volta, la sua il sindaco uscente che in verità aveva già detto tutto due giorni prima. 
Ha ribadito i concetti già noti con l'enfasi che, in un certo senso, lo caratterizza e che ha indirizzato-ancora una volta- sul capo-gruppo consiliare di opposizione dell'ultimo quinquennio.  

In tanti -magari errando- in questo interventismo del sindaco uscente abbiamo letto la sua volontà di voler influire ancora sull'indirizzo della eventuale nuova gestione, non soltanto attraverso il legittimo seggio consiliare (una seduta al mese, più o meno) ma in maniera più incisiva e più presenzialista. 
Eppure egli ha assicurato -in pubblico comizio- che nel prossimo quinquennio non esisterà per lui il ruolo di assessore o comunque un ruolo esecutivo all'interno della eventuale Amministrazione Fucarino.

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