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lunedì 11 giugno 2018

Contessa Entelina. C'è un nuovo sindaco (n. 1)

La Campagna Elettorale

Tirando le somme la campagna elettorale è stata caratterizzata da toni sobri da uno dei due protagonisti in campo, sobri perchè così ci si era imposti al fine di apparire rassicurante nei confronti di un elettorato che necessitava, per raggiungere la maggioranza dei consensi, di essere non solo rassicurato, ma più che rassicurato e poi possibilmente conquistato. 

Meno sobri e talora oltre la misura sono stati gli interventi dell'altro campo. Ovviamente non sono mancati gli attacchi all'attuale amministrazione, quella uscente, da parte di "Contessa #siPuò" e questo aspetto oltre che naturale era anche inevitabile perchè ci si potesse inserire in una logica di cambiamento; d'altronde l'amministrazione uscente presente in forze nella lista "Insieme per Contessa" ha rivendicato la continuità col decennio di Sergio Parrino e nessuna -o quasi- svolta si è voluta sottolineare all'uditorio, forse per non evidenziare differenze di pensiero (sempre che questa fosse esistita). L'intera lista "Insieme" è apparsa troppo intenta a difendere il leader presenzialista in tutte le serate, Sergio Parrino, tanto presenzialista da avere avuto in pazza Umberto più serate propagandistiche del candidato sindaco. 
I nuovi inseriti nella lista che pure avrebbero potuto, se lo avessero voluto, evidenziare le novità ed il cambiamento quanto meno di stile e di apertura politico-comportamentale, se non nei contenuti, a noi, non ci sono apparsi mai in movimento in questa direzione. Abbiamo invece assistito al cambiamento sotto gli auspici del presenzialismo di Sergio Parrino che dal suo punto di vista ha coerentemente e giustamente difeso l'intero operato del decennio, nè egli ha promesso possibili ed umani cambiamenti di linea connessi al cambiamento dei tempi. 
Dai predecessori e dai nuovi arrivati, in piazza e secondo il nostro modesto ed apellabilissimo giudizio, non c'è stato, anzi ...  è accaduto che i nuovi hanno condiviso  quanto finora aveva espresso il decennio (4° indice).
Un elemento che da modesti -e forse non imparziali- osservatori ci è parso di aver colto è che i capilista di entrambi le formazioni, sono, così ci è stato detto, uomini simpatizzanti della Sinistra e pure frequentatori delle Segreterie di partito, in un caso. A Contessa la Sinistra nel suo complesso, dal Pd all'ultimo cespuglio rosso, nelle recentissime elezioni nazionali ha avuto meno di cento voti. Le liste di entrambi le liste erano infatti affollate di populisti dichiarati e non.
Questa circostanza ha reso tutti gli interventi, dell'una e dell'altra lista, populisti, nel senso che si elencavano cose non fatte, fatte male, cose da fare ma senza dire nè come nè quando. Da qui ogni argomento è stato sempre e solo accennato e mai sviscerato sul perchè (5° indice).

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