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lunedì 4 giugno 2018

Il nuovo governo populista e l'immigrazione

Niente più immigrati ! è il senso della linea politica del nuovo governo di estrema destra insediatosi in questi giorni nel nostro Paese.
Niente più immigrati ! come se gli immigrati venissero qui per soddisfare i loro piaceri. Come se noi non sapessimo che scappano dalla fame, dalla miseria e spesso dalla guerra.

Sarebbe buona iniziativa quella che nelle scuole italiane, dalle elementari alle superiori, di tanto in tanto venisse letto e studiato un testo singolare: la Relazione al Congresso americano dell’ispettorato all’immigrazione, tutto dedicato agli immigrati italiani, nel 1912. 
Un testo quello ora evocato che trasforma la povertà degli immigrati italiani e soprattutto del nostro Meridione in colpa, i pregiudizi razzisti in buon senso. 

Leggerlo oggi, ad oltre cento anni dopo, fa impressione

“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti”.
E continua: rissosi, violenti, con il coltello in tasca, si dice che siano stupratori abituali, “Vanno privilegiati i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare”, gli altri vanno rimpatriati. Perché, conclude “La sicurezza deve essere la prima preoccupazione”. 

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