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mercoledì 23 maggio 2018

Politica italiana. Si discute dei rischi temuti, nessuno parla dei disastri effettivi e già subiti

I giornali ci fanno riflettere sui possibili disastri che potrebbero derivare da un governo "populista"; e fanno bene.
Ciò che colpisce è che gli stessi giornali non parlano dei disastri effettivi (e non temuti) compiuti dai sette e più anni ultimi a gestione Pd.  

Secondo stime Ocse, l'Italia spende più o meno il 4% del pil per l'intero ciclo di istruzione degli italiani, circa 69 miliardi di euro. Il problema che i governanti non colgono che dopo avere speso somme significative  per formare i nostri giovani il Paese non li inserisce nel sistema produttivo per creare nuova ricchezza ma li lascia emigrare all'estero.

Nel 2016 la fuga verso l'estero dei nostri giovani laureati è stato calcolato in diecimila unità. In Sicilia, Calabria e Basilicata il quadro è gravemente negativo. Qui oltre che emigrare verso l'estero si emigra verso il Nord del Paese.

Il fatto grave è che nè Sindaci, nè Prefetti, nè Presidenti di Regione mostrano allarme su questo fenomeno (la fuga dei cervelli). Qui da noi, in Sicilia, abbiamo carenze strutturali, piani di sviluppo inesistenti, mancanza di concrete possibilità di lavoro per  neolaureati e tutto ciò sta alla base di un grave disaggio sociale.
Oggi sempre più laureati trascorrono periodi di soggiorno all'estero per accrescere le proprie competenze linguistiche e poi decidono di restare lì. 

E -va evidenziato- non esiste paese al mondo indisposto ad accogliere giovani laureati già formati e su cui sono stati investiti tanti soldi per la formazione. Solamente l'Italia, a ultima conduzione governativa piddina, si permette questo lusso. 

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