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giovedì 18 gennaio 2018

Contessioti. Si è tali se si conosce -almeno- il mondo entro cui si vive (1)

Il territorio comunale di Contessa Entellina -lo sappiamo tutti- è piuttosto vasto rispetto alla consistenza della popolazione residente nel centro abitato; la Superficie è infatti di 136.37 km².
Confina a nord col territorio di Monreale, Roccamena, Corleone, 
a est col territorio di Campofiorito, Bisacquino, Giuliana,
a sud col territorio di Sambuca di Sicilia,
a ovest col territorio di Santa Margherita Belice, Salaparuta, Poggioreale.

Il territorio è adagiato ad un sistema montuoso e collinare solcato dal fume Belice. Dalla sommità dei rilevi si possono godere visuali paesaggistiche suggestive ed anche -ad occhi che sanno leggere- visioni evidenti delle vicende storiche qui accadute: qualità naturale e presenze antropiche.
Connessi al sistema montuoso-collinare sono i complessi boscati e le riserve naturali. 
In tutto il territorio belicino risultano individuati, anche se non tutti esplorati, più di cento siti archeologici. Come dire che la Storia qui -in questa area- è semplicemente proseguita con l'arrivo degli arbëreshë, ma è iniziata ben 4.000 anni fa, ossia in tempi preistorici le cui tracce culturali sono infatti chiaramente evidenti, grazie alla natura largamente ad oggi quasi incontaminata.

Gli storici per l'epoca storica ci parlano dell'ethnos  degli Elimi, che essi distinguono nettamente per lingua, cultura e tradizioni mitistoriche dagli altri popoli indigenti dell'isola, nell'area più propriamente nord-ocidentale.
Il quesito sull'origine e la formazione del popolo elimo  (come pure di quello sicano) è ancora oggi da sciogliere perchè molti sono i punti interrogativi che restano in attesa di risposta. Entro i territori di influenza elima i siti archeologici più importanti sono comunque quelli di Segesta e di Entella.

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