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venerdì 1 dicembre 2017

Nuovo governo regionale. Nel breve termine andrà giudicato sulla politica dei "rifiuti solidi urbani"

Il governo di Musumeci è già insediato. 
E' un governo di Centro-destra e non c'è da attendersi nulla su fronte delle "cose sociali" che per antonomasia sono (erano ?) specifiche della Sinistra. D'altronde abbiamo avuto un governo guidato da una folta serie di ex-comunisti ed abbiamo assaggiato l'inconcludenza della loro visione del mondo e della visione sulla regione loro affidata. 
Ci hanno rafforzato comunque, gli ex-comunisti, sull'idea che la Sinistra o è "riformista" o non è Sinistra.

Torniamo al governo di Centro-Destra e ad uno dei problemi che gli stanno davanti in attesa di decisioni vere piuttosto che dei palliativi alla maniera di Crocetta-pseudo rivoluzionario: il sistema rifiuti
Sperpero di denaro pubblico,
da almeno un decennio
Sappiamo bene che il Centro-Destra in questo settore ha prediletto in passato più gli appalti che la soluzione dello smaltimento; stanno a testimoniarlo i milioni sperperati qui, nei pressi di Contessa Entellina, in adiacenza all'antica stazione ferroviaria: quello sperpero milionario che da quasi un decennio serve al n-u-l-l-a.
Esiste sulla problematica "rifiuti in Sicilia" una presa di posizione di Legambiente che non vorrebbe nè inceneritori nè nuove discariche. E' una presa di posizione apprezzabile che si accompagna all'indicazione per il potenziamento della "raccolta differenziata" e per la realizzazione di una serie di impianti di trasformazione dei rifiuti, soprattutto dell'umido che potrebbe divenire una risorsa utile per l'asfittica agricoltura siciliana da sempre mal gestita dai governi del Centro-Destra e da quelli pseudo rivoluzionari degli ex-comunisti.

Certo, i termovalorizzatori  hanno aspetti negativi, però l'Europa avanzata (dalla Svizzera alla Germania) affronta per l'80% con essi il problema rifiuti, ricavandone "energia".
Una cosa è certa le discariche esistono ormai solamente in Sicilia e oltre che detestabili per l'ambiente sono da eliminare per tutto ciò di "non cristallino" che intorno ad esse gira.
In questi giorni il pentito di turno ha rivelato e continua a rivelare  l'esistenza di un sistema di mediazione fra Comuni dell'isola e imprenditori per la concessione di appalti di raccolta. 
Vivendo in Sicilia nessuno si scandalizza di quest'ultima rivelazione: la corruzione fa del'Italia il paese più scorretto in Europa, insieme con la Grecia. 

E intanto la Tari, la tassa sui rifiuti, in Sicila ha livelli sconosciuti nel resto d'Italia e soprattutto in Europa. 

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