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martedì 19 dicembre 2017

Hanno detto ... ...

PIER CARLO PADOAN, ministro
«Io non ho autorizzato nessuno e nessuno mi ha chiesto un’autorizzazione. La responsabilità del settore bancario è in capo al ministro delle Finanze che d’abitudine ne parla con il presidente del Consiglio». 
«Ho appreso di specifici incontri dalla stampa», 
 «La proposta di commissariamento è arrivata da Bankitalia. Abbiamo recepito e condiviso l’esigenza di commissariamento». 
«Le discussioni a livello di governo sulle banche in difficoltà, e non su una in particolare, avvenivano in modo continuativo tra il presidente del Consiglio e me e in altre rare occasioni ci sono state discussioni in gruppi più ampi del governo ma prevalentemente tra il presidente del Consiglio e il sottoscritto».
Per Padoan l’Autorità di vigilanza ha operato all’interno «di un sistema in evoluzione: ha gestito un sistema bancario in difficoltà a causa della crisi e ha incontrato situazioni specifiche e particolari in cui le carenze non erano da ascriversi solo alla crisi ma anche a crisi di gestione insoddisfacente a livello individuale, con responsabilità importanti nei singoli istituti»

ANNAMARIA FURLAN, segretario Generale Cisl 
Sono tanti per noi gli aspetti qualificanti e positivi della manovra che il Parlamento si appresta ad approvare nei prossimi giorni. Ci riferiamo alle risorse importanti per garantire gli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi, le misure per contrastare la povertà e favorire l’inclusione sociale, i fondi aggiuntivi per garantire i rinnovi dei contratti pubblici per oltre tre milioni di lavoratori. Ma sono frutto dell’intesa con il sindacato anche il blocco dell’innalzamento dell’età pensionabile per le quindici categorie che svolgono lavori “gravosi” e i “precoci”, il nuovo calcolo più vantaggioso dell’aspettativa di vita che terrà conto, d’ora in avanti, per tutti i lavoratori della media degli ultimi due anni. Stiamo parlando di quasi sessantamila persone che nel biennio 2017- 2018 potranno andare in pensione in anticipo,superando i criteri rigidi della legge Fornero. Abbiamo ottenuto anche l’allargamento ad altre 4 categorie dell’ape sociale ( operai agricoli,siderurgici, marittimi, pescatori), riconoscendo il lavoro di cura e le agevolazioni per le donne con figli. La Commissione istituzionale di cui faranno parte anche Cgil Cisl Uil, con dati concreti e scientifici alla mano, esaminerà l’aspettativa di vita settore per settore, separando anche l’assistenza dalla previdenza, un dato contabile fondamentale anche nei riguardi dell’Europa. Non è un “piatto di lenticchie”, come inopinatamente l’ha definito qualche politico.
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Credo che sia altrettanto importante aver rimesso mano nell’intesa con il Governo anche alla situazione degli attuali pensionati, e aver ribadito che si tornerà alla rivalutazione piena delle pensioni, un fatto assolutamente importante e significativo rispetto ai bisogni dei tanti anziani del paese. Abbiamo fatto solo ilnostro lavoro di sindacato della contrattazione, mettendo in sicurezza nell’attuale finanziaria tante questioni importanti, senza rinviarle al futuro governo. Questa è la migliore risposta ai populismi o alle proposte velleitarie. 

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