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sabato 7 ottobre 2017

Elezioni Regionali. Il Pd siciliano si consegna a Crocetta che col suo Megafono ha riempito le liste

Micari, rettore di Palermo è una persona corretta in un magma -quello della politica siciliana- di arruffoni e persone privilegiate. Egli prova a portare un pò di immagine di serietà e di correttezza in una realtà che dagli anni cinquanta in poi è sempre vissuta di parassitismo e di saccheggio delle risorse pubbliche.
Il Segretario Pd sa bene come
finirà in Sicila.
"La logica di tutto deve essere quella del merito e della professionalità" dice. "La Pubblica Amministrazione ha -aggiunge- un ruolo educativo. Un comportamento, se è sbagliato, è ancora più sbagliato e imperdonabile se a macchiarsene è un funzionario pubblico, o peggio un politico o rappresentante delle istituzioni".

Nessuno finora ha dubitato della integrità del rettore e nessuno ne dubiterà. Tanti, troppi osservatori e l'intera stampa regionale però si interrogano su quale sia il messaggio trasmesso dal pd siciliano che è andato alla caccia dei personaggi che sono stati in carica con Lombardo e Cuffaro e li ha esposti nelle proprie liste in aggiunta ai personaggi proposti da Crocetta. Molti suoi deputati (del governo Crocetta) invece risultano adesso candidati nel Centro-Destra. 

A noi che scriviamo -da tempo- questo Pd che usa personaggi intercambiabili col Centro-Destra non piace. Non ci è mai piaciuto dall'inizio della segreteria Renzi.

Sta tutto qui il vasto movimento in corso in questi ultimi mesi nel Paese per ri-fondare un partito della Sinistra dal momento che oggi esistono tre poli tutti con filosofie di Centro-Destra (Ex Pdl - M5S e Pd). 

E' più che ovvio che il Pd da ormai per scontato che in Sicilia il rettore, persona seria, non dovrà vincerà le elezioni e che dovrà tornare ad insegnare.

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