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domenica 1 ottobre 2017

Area del Corleonese. Un territorio da scoprire, se non fosse per la viabilità ... impercorribile (2)

Chi desidera leggere il 
pigi qui sopra.

Il territorio sicano della provincia di Palermo (meglio conosciuto come zona del "Corleonese"), in cui insistono i paesi di:

Corleone, 
Campofiorito, 
Bisacquino, 
Giuliana, 
Chiusa Sclafani - San Carlo, 
Prizzi, 
Palazzo Adriano 
e Contessa Entellina,

si presenta tra i più suggestivi ed interessanti della Sicilia. 

Casa tipica contadina, diffusa nel
Corleonese fino agli anni cinquanta
del Novecento
L’insieme dei territori di questi paesi costituisce un mosaico 

di storie e culture diverse, 
di paesaggi e di morfologia di rara bellezza naturalistica, ricco di acqua (solamente però per quei sindaci a cui il problema idrico interessa), 
di alberi, arbusti e vegetazione varia, 
di flora e di fauna, 

molto diversificato nelle specie dei vari paesi.

Il giorno in cui il livello culturale degli amministratori locali dell'intera zona del "Corleonese" cambierà, e questi sapranno leggere i sentieri, i rilievi e le valli del territorio di cui detengono i destino, questa terra diventerà attraente ed interessante anche sotto il profilo economico-turistico.

Oggi esiste qua e là  (palesemente senza un disegno unico che si traduca in coordinamento) il tentativo di sviluppare le visite alternativa dei luoghi di questo entroterra della Sicilia; si prova a ridare nuovi significati e valori alla storia e alla bellezza di alcuni suoi paesi, contrade e borghi antichi, medioevali e pure moderni.
Un dipinto che punta a
valorizzare la ciliegia di
Chiusa Sclafanii 
Il tentativo di stimolare i visitatori a scegliere una vacanza alternativa a quella delle grandi città, che potrebbe risultare per i beneficiari sicuramente salutare costituisce -oggi- anche un’occasione di conoscenza e scoperta di antichi luoghi, attrattivi ed interessanti dal punto di vista turistico-culturale. 

Su questo territorio si è giocata una parte della storia siciliana, con una presenza umana greca, romana-bizantina ed arabo-normanna. Il territorio per l'aspetto naturale ed ambientale certamente dovette attrarre quelle popolazioni che inevitabilmente vennero a contatto, o per guerre o per traffici, con gli insediamenti umani autoctoni dislocati in questa parte di Sicilia, terra vocata all’attività agro-pastorale, alla zootecnia, alle masserie e ai poderi con case rustiche per i lavoratori dei piccoli campi e dei feudi, al lavoro artigianale.

A nostri giorni si tratta di far conoscere Storia e luoghi, anzitutto agli stessi residenti del Corleonese medesimo e quindi agli altri. 
I primi ad essere obbligati alla conoscenza  dovrebbero essere gli amministratori locali.
(P.s.- Tempo fa la Consigliera Comunale Anna Fucarino presentò in Consiglio Comunale, a Contessa Entellina, una mozione perchè il sindaco di allora si adoperasse al recupero degli archivi post-abolizione del feudalesimo di una realtà che era stata significativa per la Storia del territori comunale.
L'allora sindaco, mostrando pubblicamente il proprio livello culturale, rispose di non avere tempo per simili iniziate). 

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