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venerdì 29 settembre 2017

Tempi elettorali per i paesi fantasma. Legge elettoralistica in vista della consultazione nazionale del 2018: stanziamenti irrisori

Il Parlamento ha approvato il disegno di legge che punta (nelle intenzioni, solamente nelle intenzioni) a valorizzare i piccoli comuni. Il testo porta la firma di Ermete Realacci (pd), e di Patrizia Terzoni (M5s).
Il provvedimento prevede per i mesi finali del 2017 lo stanziamento di 10 milioni. 
I punti di forza del disegno di legge per il sostegno dei comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti e dei territori montani e rurali sono:
--Diffusione della banda larga e misure di sostegno per l'artigianato digitale, 
--Semplificazione per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento anche per la loro conversione in alberghi diffusi, con un connubio di tecnologia e green economy.
Sono  interessati al provvedimento 5.585 comuni, circa il 70% dei 7.998 comuni italiani, con una copertura del 50% del territorio nazionale. Ci vivono oltre 10 milioni di cittadini, il 16,59% della popolazione italiana. 
Nei Piccoli Comuni vengono prodotti il 93% delle DOP e degli IGP accanto al 79% dei vini più pregiati.
Sono previsti interventi di 
--manutenzione del territorio con priorità per la tutela dell'ambiente e la prevenzione del rischio idrogeologico, 
--messa in sicurezza di strade e scuole e di efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico; 
--acquisizione e riqualificazione di terreni ed edifici in abbandono; 
--acquisizione di case cantoniere da rendere disponibili per attività di protezione civile, volontariato, promozione dei prodotti tipici locali e turismo; 
--realizzazione di itinerari turistico-culturali ed enogastronomici; 
--possibilità di acquisire binari dismessi e non recuperabili all'esercizio ferroviario da utilizzare come piste ciclabili.
-- promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta e al loro utilizzo anche nella ristorazione collettiva pubblica.
Si istituisce inoltre un Fondo, con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2017 e di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni a venire dal 2018 al 2023, per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni, destinato a finanziare investimenti diretti alla tutela dell'ambiente e dei beni culturali, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza di strade e scuole e all'insediamento di nuove attività produttive.

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