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martedì 6 giugno 2017

Trump e i problemi che va creando. E' così che purtroppo funziona il mondo nel gioco dei potenti, spesso inadeguati al ruolo

1)
Il potente alleato del presidente Usa, l’Arabia Saudita con il contorno di Emirati Arabi, Bahrein ed Egitto, chiudono le frontiere con il Qatar. 
Di cosa è colpevole questo piccolo ma ricchissimo paese ?
E' colpevole di non condividere la politica di chiusura nei confronti dell’Iran, invece sostenuta da Donald nel suo ultimo viaggio da quelle parti.
Iran che invece Obama aveva sdoganato dall'isolamento per farlo ragionare in termini d politica internazionale.

2)
Trump non ama la politica della civile convivenza tra persone diverse per scelte politiche, culturali e religiose, come p.e. quella praticata dal primo cittadino di Londra che, per giunta, ai suoi occhi ha anche due peccati originali: ha radici pakistane ed è musulmano.

3)
Cosa manca al presidente Usa ?
Gli manca una adeguata preparazione politica, al punto che fatica a comprendere che la Gran Bretagna (al pari della Francia) si trascina il fardello di una politica coloniale che comporta come eredità la presenza di numerosi “figli” di quelle colonie e di figli di quei figli.

4)
Gli studiosi di politica internazionale sostengono a proposito di “chiusure” verso i non occidentali:
Se davvero si vuole dire basta alla tolleranza dell’estremismo islamico, allora si dovrebbe fare lo stesso con l’Arabia Saudita, che diffonde in tutto il mondo l’Ideologia wahabita” (Pieter Van Ostaeyen)

5)
Con l’Arabia Saudita Trump -invece- fa buoni affari: l’ultimo, una fornitura d’armi da centodieci miliardi di dollari e l’abbraccio politico con tanto di “benedizione”. 
Le politiche di Trump rischiano di avere conseguenze devastanti per il pianeta. Commercializzare armi in giro per il mondo per 110 miliardi di dollari -come un piazzista- non fa bene a questo nostro piccolo ma gradevole pianeta.


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