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venerdì 23 giugno 2017

Contessa Entellina. Una foto alla volta

(Foto dell'archivio prof. Anton Blok)

























CHI OGGI NON E' ULTRASESSANTENNE CON DIFFICOLTA' RICONOSCE NELLA FOTO 
CONTESSA ENTELLINA

--Così appariva il paese pre-terremoto.
--Così appariva il paese pre-rimboschimento di Brjgnet.
--Così appariva il paese che contava poco più di 3000 abitanti, quando l'emigrazione post-guerra non era ancora iniziata. 

Molti visitatori del Blog troveranno difficoltà a bene orientarsi per la semplice ragione che il punto di ripresa del panorama non è "consueto".  
Esso è infatti posizionato nella c.da Contesse (e non nell'abituale c.da Cascia) e riprende bene -infatti- la c.da Gioacchino con la sua antica "trazzera" di accesso al paese nonché la strada consortile (allora teoricamente carrozzabile) proveniente da Vaccarizzo.

Al di là del limite di sbocco della "trazzera Gioacchino" - iniziava una ampia area più o meno pianeggiante che da c.da Fuisa si estendeva fino alla strada provinciale presso il campo sportivo e fino alla via Palermo che il punto di ripresa della foto non coglie, perché quell'area era declinante verso il centro abitato. 

In quell'area pianeggiante e in buona parte allora alberata in estate trovava postazione la trebbia di don Cocò LoIacono e nella zona più prossima alla strada provinciale (nella parte alta dell'attuale Via I° Maggio) altra trebbia concorrente. 

In quell'area, relativamente pianeggiante ed ampia e declinante verso il vecchio centro urbano, è stata realizzata la zona di espansione post-terremoto. 

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