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mercoledì 4 gennaio 2017

Sguardo sul mondo. Speriamo in una convivenza pacifica

Il 2016 sta alle nostre spalle. 
Il 2017 sta davanti a noi e tutti desidereremmo che sciogliesse e risolvesse i tanti problemi che ad oggi appaiono difficoltosi ad essere affrontati.
Per noi italiani ha priorità su tutto è il nodo, quel nodo, del "lavoro". 
Una generazione di giovani sta arrivando alla maturità (35-45enni) senza avere mai conosciuto il lavoro regolarizzato, il lavoro continuo, quello che può dare serenità e  dignità. 
La crisi economica italiana dura da più tempo che negli altri paesi. E purtroppo non mostra di voler cedere il passo.
Il governo degli ultimi tempi ha preferito la politica delle mance (bonus, regalie etc.) piuttosto che puntare sugli investimenti, i soli che possono creare posti di lavoro.
Il Quadro ampio
A giorni si insedierà alla presdenza Usa Donald Trump e nei prossimi mesi ci saranno le elezioni presidenziali in Francia e poi quelle politiche in Olanda e in Germania. 
In Italia potrebbero pure tenersi le elezioni politiche,  ma non è detto.
La necessità di una legge elettorale “omogenea”  tra Camera dei Deputati e il Senato… sta tenendo impegnata la classe politica inesperta e forse incompetente.
Il governo guidato da Paolo Gentiloni è nato su forte spinta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo le dimissioni di Matteo Renzi in seguito alla débâcle del Sì nel referendum, per assolvere alcune necessità impellenti (emergenze terremoti, rappresentanza italiana sul piano internazionale in importanti già previsti eventi, ma anche l’approvazione di una nuova legge elettorale) tutte questioni che …lasciano aperte incognite e non è da escludere che le elezioni italiane non si svolgano anticipatamente nel 2017.
Nei primi mesi dell'anno in Turchia è previsto un referendum costituzionale tendente ad accentrare ancora di più il potere sul presidente della repubblica, e sarà interessante vedere cosa potrebbe accadere anche alla luce dei numerosi arresti voluti dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan dopo il tentato golpe del 15 luglio 2016 e i frequenti attentati terroristici che insanguinano il paese.
Il 2017 si apre ancora con il conflitto in Siria e in Iraq. Iniziato nel 2011 continua. La situazione di inizio di quest’anno vede i ribelli siriani fortemente ridimensionati dopo la conquista da parte dell’esercito fedele al presidente Assad che ha terminato la riconquista della città di Aleppo con l'aiuto di Turchia e Russia. 
 L’Isis nel corso del 2016 ha visto un forte ridimensionamento del proprio territorio, anche se controlla ancora la sua capitale, Raqqa, e al termine dell’anno è riuscito a riconquistare la città siriana di Palmira.
In Iraq, Mosul, la principale città sotto il suo controllo è sotto assedio da parte delle truppe irachene, che stanno combattendo nel tentativo di riprenderne possesso.
Sarà interessante vedere se, con il cambio di leadership negli Stati Uniti, dovesse esserci anche un cambio di strategia da parte di Washington in Medio Oriente. 
La maggiore vicinanza di Trump alla Russia di Putin potrebbe far cambiare l’atteggiamento della Casa Bianca verso Assad, storicamente sostenuto dai russi. Non sarà questo l’unico ambito in cui sarà interessante vedere se e come cambierà l’atteggiamento degli Stati Uniti verso la Russia, ad esempio in Ucraina, dove Trump potrebbe avere meno interesse a sostenere il governo di Kiev in lotta con i ribelli filorussi dell’est del paese che puntano a un’annessione alla Russia.
Non mancheranno eventi importanti nel corso del 2017. Il 25 marzo sarà una data importante per l’Unione europea e la sua storia: il 60esimo anniversario dei trattati di Roma, con i quali fu istituita l’organizzazione. 
L’Italia ospiterà l’edizione annuale del vertice del G7. 
Durante l’estate, Astana, capitale del Kazakistan, ospiterà l’edizione dell’Expo dedicata all’energia. Sono tutte occasioni importanti per misurare le convergenze o meno tra e dei Popoli del Mondo.

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