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lunedì 30 gennaio 2017

La vicenda umana

La vicenda umana,  3                                  


La vicenda umana 1
La vicenda umana n. 2

07) 
Quanto il presidente Trump sta facendo -violando i principi dei diritti dell'uomo e della stessa Costituzione degli U.S.A.- ai danni dei credenti di una fede religiosa coinvolge tutti gli esseri umani, dai più deboli, dagli attardati e dagli sconfitti della terra alle congerie dei cosiddetti "poteri forti", cominciando da quelli della politica, dell'economia, della finanza, dello spettacolo e chi più ne ha più ne metta.

08)
Ciò che il presidente Trump sta portando avanti in quella che fino a ieri era la Patria delle libertà segnala un pericoloso indebolimento etico, culturale, interiore in una parte del pianeta, l'Occidente, dove da qualche decennio serpeggia una diffusa inquietudine.  
A prescindere da Trump, l'inquietudine ha origine più lontana, però questo nuovo presidente ha mosso un attacco -dalle conseguenze incontenibili- niente meno che contro la libertà di religione, contro le popolazioni ed  paesi che professano una fede. Come se un miliardo di mussulmani fossero tutti dinamitardi, tranne quelli provenienti dall'Arabia Saudita (sic!).  
C'è qualcosa di malato, di non facile comprensione.  

09) 
L'inquietudine dell'Occidente ha il suo apice nella tragedia delle Torri Gemelle (11 settembre 2001), quando persero la vita 2.974 persone, esclusi i diciannove dirottatori: 246 su quattro aerei di linea, 2.603 a New York e 125 al Pentagono 
L'Occidente mai aveva provato fino ad allora le sensazioni e le forme di pericolo che mettevano a rischio il suo stile di vita, se non durante le barbarie della seconda guerra mondiale e della Shoah. 
Politici, filosofi e uomini comuni da quell'11 settembre tornarono ad interrogarsi sull'assenza di Dio, taluni addirittura della sua morte.

10) 
Gli spiriti credenti -quell'11 settembre- fecero propria la risposta di Elie Wiesel, lo scrittore ebreo che racconta in una pagina de La notte l'esecuzione in un lager nazista di tre condannati a morire impiccati, e uno dei tre, un bambino, agonizza a lungo. Wiesel scrive di aver sentito la domanda: "Dov'è dunque Dio ?", e dentro di sé una voce che rispondeva: "E' lì, appeso a quella forca". 

11)
Gli spiriti non credenti -quell'11 settembre- fecero propria di contro una delle "immagini" di Karl Marx, acuto interprete dell'evoluzione sociale e sulla vischiosità -nel presente- delle vicende del passato.
Aveva scritto: "La tradizione di tutte le generazioni defunte pesa come un incubo sul cervello dei viventi. E proprio quando sembra che essi, i viventi, lavorino a trasformare se stessi e le cose, a creare ciò che non è mai esistito, proprio in tali epoche di crisi rivoluzionaria essi evocano, con angoscia, gli spiriti del passato".
E' l'immagine del morto che si aggrappa al vivo, e lo trattiene, lo trattiene a coltivare ulteriormente il male. 
Detto in altre parole, mentre auspichiamo un mondo del dialogo e dell'accoglienza umana, c'è sempre un Trump che ci rievoca un qualcosa da dover vendicare, che ci riconduce all'indietro e ad essere peggiori di chi ci ha intralciato.  

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