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giovedì 1 dicembre 2016

Hanno detto ... ...

LUCA TELESE, giornalista
Briatore si schiera: “Privatizzare scuole e ospedali. E al referendum voto Si”.
Ogni volta che parla quest'uomo riesce ad aiutare il No.

ROMANO PRODI, già premier
"Anche se le riforme proposte non hanno certo la profondità e la chiarezza necessarie, tuttavia per la mia storia personale e le possibili conseguenze sull'esterno, sento di dovere rendere pubblico il mio sì, nella speranza che questo giovi al rafforzamento della nostre regole democratiche soprattutto attraverso la riforma della legge elettorale"
"Un sì naturalmente rispettoso nei confronti di chi farà una scelta diversa.
Dato che nella vita, anche le decisioni più sofferte debbono essere possibilmente accompagnate da un minimo di ironia, mentre scrivo queste righe mi viene in mente mia madre che, quando da bambino cercavo di volere troppo, mi guardava e diceva: 'Romano, ricordati che nella vita è meglio succhiare un osso che un bastone'".

"Profonde sono le ragioni che mi hanno fino ad ora consigliato di non rendere esplicito il mio voto sul referendum. Sono ormai molti anni che non prendo posizione su temi riguardanti in modo specifico la politica italiana e, ancora meno, l'ho fatto negli ultimi tempi. 
Questa scelta mi ha di conseguenza coerentemente tenuto lontano dal prendere posizione in un dibattito che ha, fin dall'inizio, abbandonato il tema fondamentale, ossia una modesta riforma costituzionale, per trasformarsi in una sfida pro o contro il governo".

MASSIMO D'ALEMA, già premier
“Si è parlato come se si rischiasse l’Apocalisse
Il crollo della Borsa, il calo delle azioni delle banche, sono stati innescati dalle dichiarazioni sconnesse di Renzi. 
Gioca con le paure degli italiani”
“Anche in caso di vittoria del No rimane una maggioranza politica in Parlamento. 
Se ci sarà un governo tecnico, sarà solo per volontà di Renzi”

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