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venerdì 2 settembre 2016

I Simboli. Rafforzano i legami di appartenenza tra gli individui, consentono la sopravvivenza delle comunità secondo le modalità che le caratterizzano.

“Quanto ti senti orgoglioso di essere italiano?”. 
A questa domanda posta non molto tempo fa da alcuni sondaggisti la maggioranza dei giovani  intervistati (54,3%) si è dichiarata “molto” orgogliosa della propria identità nazionale; se si conteggiano anche gli “abbastanza” orgogliosi si sfiora la soglia del 90%.
I giovani sono orgogliosi del loro paese, ed in più sono persuasi di essere fortunati di viverci.
Questo risultato non contrasta con le parallele indagini che pongono gli italiani, almeno fin a non molto tempo fa –quando Bruxelles non era diventata, nel sentire dei giovani, la capitale dei tecnocrati liberisti- fra i più europeisti. Orgogliosi di essere italiani e nel contempo di aprirsi al mondo, europeisti più di altri residenti nel vecchio continente, dove purtroppo più recentemente va scemando la passione per l’unione.
Cosa pongono gli italiani alla base del loro attaccamento al Paese ?
Nell’ordine:  il patrimonio artistico e le bellezze naturali, il benessere economico e le libertà democratiche, la simpatia degli italiani e la loro capacita di arrangiarsi.
Nei confronti dei simboli dell’identità nazionale gli italiani, soprattutto i giovani pongono l’inno nazionale, il Tricolore* e i “campioni” dell’italianità nel mondo.
Quasi l’80% degli intervistati prova una certa emozione quando sente suonare l’inno, e si tratta per lo più di un’emozione “forte” (45,3%).
Il Tricolore rimane un simbolo di grande attualità: oltre l’80% dei giovani lo reputa “un simbolo di tutti gli italiani”, e solo un’esigua minoranza ritiene che sia “superato dai tempi”.
La centralità della bandiera italiana emerge anche da un’altra domanda dell’indagine condotta dall’Istituto Cattaneo, in cui si chiedeva agli intervistati di indicare la bandiera in cui più si identificano.  Il Tricolore ha riscosso i consensi della maggioranza dei giovani (55,1%). Altre bandiere (come quelle regionali, se esistessero, delle Nazioni Unite, o anche quella della pace) richiamano percentuali relativamente basse. Un 6,1% di intervistati si richiamano alla bandiera di un altro paese e un giovane su sei si identifica soprattutto nella bandiera dell’Unione Europea.

Proveremo in seguito –dopo una ricerca sia pure sommaria- a capire in cosa si identificano gli arbëresh di Sicilia e perché la Chiesa bizantina interpretata come chiesa delle origini cristiane, più della lingua albanese, è loro riferimento identitario.

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