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mercoledì 21 settembre 2016

Economia. Nel mondo globalizzato ... la democrazia

RIFLESSIONI INUTILI

La globalizzazione
Non è contestabile, nell'aspetto astratto e generale, il concetto di un mondo più unificato da ogni sorta di scambio, aperto ad ogni sorta di affari.
Lo svincolo del capitale finanziario dalle pastoie che ne anchilosavano la prontezza dei trasferimenti da un paese all'altro non è però senza conseguenze. 
Oggi vengono considerati ingombranti e da eliminare tutte le forme d protezione e garanzia conquistate dal mondo del lavoro dall'Ottocento al Novecento in tutto l'Occidente.
Cosa sta veramente accadendo ?
Quante più produzioni vengono trasferite in aree con costi di lavoro meno elevati, tanto più aumenta l'insicurezza del lavoro nelle aree avanzate dell'Occidente e tanto più si indebolisce il movimento sindacale che a tanti pare non sappia più far fronte all'erosione dei benefici salariali. Non è questione di inettitudine di Susanna Camusso rispetto al triduo Lama-Carniti-Benvenuto degli anni settanta.
Ciò che sta avvenendo non è altro che l'acquisizione del potere discrezionale nell'organizzazione sociale  del lavoro da parte del fattore "capitale". Stanno crollando i precedenti equilibri di convivenza fra le classi sociali dell'Occidente.
La globalizzazione sta producendo i suoi effetti (imprevisti ?). 

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