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mercoledì 20 luglio 2016

Utenti Rai. Quanto è facile ... ... destreggiarsi in caso di notifica delle cartelle esattoriali

Il nuovo sistema di addebito del canone tv, verosimilmente, sarà cagione di errore a danno di tanti utenti della rete elettrica. E spetterà quindi al cittadino rivolgersi al giudice per chiedere tutela.
E' ovvio che la falsa autocertificazione di non possesso della tv abilità l’Agenzia delle Entrate, che si occupa dell’accertamento e dell’applicazione delle sanzioni, a muovere il primo passo. Negli casi il primo passo competerà al cittadino.
Il canone Rai è una imposta; non ha natura di corrispettivo di un servizio. La competenza a valutare l'eventuale errore compete quindi al giudice tributario.
Il contribuente non deve rivolgersi conseguentemente ne al Tribunale ordinario nè al Tribunale amministrativo (TAR), ma esclusivamente alla Commissione Tributaria Provinciale.
Se si vuole evitare la lungaggine di un giudizio esiste la possibilità di affidarsi alla cosiddetta autotutela, cioè l’invio all’Agenzia delle Entrate –Sportello Sat-  di una richiesta tramite raccomandata a.r. o posta elettronica certificata. 
Lo prevede il Regolamento attuativo della legge di Stabilità 2016 che stabilisce le modalità con cui il cliente dell'utenza elettrica può presentare istanza di rimborso. 
Il ricorso in autotutela non interrompe però i termini per impugnare l’atto e quindi sarebbe buna cosa per il contribuente proporre anche il ricorso al giudice in maniera cautelativa.

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