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venerdì 8 luglio 2016

La riflessione di Gjovalin ... 08.07.2016

La politica negli ultimi due decenni si è geneticamente modificata, scommette sempre più sulla biografia di successo dei leader e/o sul loro giovanilismo, talora accompagnato alla bellezza esteriore.

E' ovvio che si tratta di un azzardo che fa leva sulla capacità di indurre, presso la percezione generale, il convincimento che esista correlazione fra i successi personali del giovanilismo e gli interessi comunitari.

Questo nuovo modo di vivere in politica da solo non basta, anche perché il giovanilismo enfatizzato con la disinvoltura e in modo scenografico, non è inedito nei libri di storia e paventa anche antipatiche nostalgie.

Per rinnovare la vita politica non basta cavalcare onde emotive di trasposizione tra la vanità dei cittadini e quella dei leader. 

L’individualismo dei nuovi protagonisti  politici (che siano locali o nazionali) non costituisce nulla di nuovo e nulla di taumaturgico. 
  
L’anima dei popoli e lo spirito autentico della politica, non stanno nel saper sfociare giovanilismo e/o prestanza fisica, ma sono deposte nella forza dei valori e delle idee, temi che non si rinnovano escogitando affascinanti espedienti.

La Politica e l'Amministrare la cosa pubblica non si improvvisano; ad esse si attinge dalla cultura, dal pensiero, dalla capacità dialettica che non è arte argomentativa di saper prendere in giro il prossimo ma saggezza della sintesi.

L’anima dei popoli e lo spirito della politica, non si scaricano dal web  oppure appiccicando qua e là "like=mi piace", si ricavano dai valori sedimentati nella memoria.

E’ dal passato che può scaturire l’energia di un autentico progresso che consolidi e rinnovi il senso del presente. Quella traccia indispensabile per costruire ogni possibile  e credibile futuro.

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