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mercoledì 22 giugno 2016

Il Partito Democratico. La Sinistra dei benestanti

Dove ha vinto il Partito democratico nella recente consultazione amministrativa (primo e secondo turno) di Roma ?
In due sole municipalita', nel Centro storico e ai Parioli, i due quartieri snob della nostra Capitale, li' dove circola il denaro.
Il resto della citta' (altre 15 municipalita') ha votato contro il Partito che , oggi come oggi, viene identificato con i ceti dominanti, con l'establishment, con la casta.
Eppure questo Partito, sulla carta, dovrebbe raccogliere l'eredita' culturale e storica della Sinistra italiana, una eredita' meritoria e gloriosa che sin dalle origini repubblicane, radicali , socialistedi oltre un secolo fa' ha sempre raccolto lungo la vicenda del Paese  il meglio dell'impegno democratico contro il fascismo, nella resistenza, e nella rinascita del dopoguerra schierandosi sempre  con la parte piu' debole della popolazione.
Una scritta a carattere cubitale che stava all'ingresso della direzione del Psi (prima della vicenda di Tangentopoli) a Roma, nella stotica sede di Via del Corso, ammoniva i politici che ivi accedevano " Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori". Si dira' che quelli erano altri tempi. Oggi in effetti prevale la cultura della globalita' e del liberismo. Oggi l'americanismo fa dire e scrivere che chi e' povero lo e' "per colpa sua", roba da far incapponire la pelle ad un Turati, ad un Nenni o a un Berlinguer.
Da queste premesse di estraneita' ai bisogni sociali di un Paese che non e' piu' governato nella sua  sfera socio-economica si capisce il perche' del degrado delle periferie, del Meridione e della traformazione del dna delle Organizzazioni Sindacali, divenuti Caf, Centri Assistenza Fiscale, luoghi dove si discutono tematiche di perpetuazione della "casta" che detiene il presunto potere, e raramente di strategie contro il dilagare della disoccupazione.
Per concludere, il Sindacato dei nostri giorni non incontra piu'  ne' i poveri, ne" i giovani sotto i 35 anni, ne' i disoccupati di ogni motivazione: questi infatti non hanno motivo di accedere negli Uffici-Caf  per farsi compilare il 730.
Senza questi incontri la "casta" si rinnova nella tranquillita' e senza il fastidio di imbattersi con chi vive nel bisogno.

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