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domenica 6 marzo 2016

“Oriente Cristiano a casa nostra”: gli arbëreshë a Milano ... ... di Calogero Raviotta

Significativa la collaborazione dei contessioti emigrati in Lombardia

Già in passato è stato riportato da “IlContessioto” qualche breve informazione sulla presenza degli Arbëreshë in Lombardia ed in particolare nella diocesi ambrosiana, dove dal 1968 viene assicurata l’assistenza religiosa ai fedeli italo-albanesi di rito bizantino-greco sia con l’amministrazione dei sacramenti sia con la celebrazione della Divina Liturgia ogni domenica e nelle principali festività. Il vescovo di Piana degli Albanesi mons. Giuseppe Perniciaro, nel corso della Divina Liturgia Pontificale, celebrata a Milano nella Basilica di nostra Signora dei Miracoli il 28 aprile 1968 nomina mons. Enrico Galbiati archimandrita e membro onorario del Capitolo dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, per le sue benemerenze nel campo dell’Ecumenismo e delle scienze dell’Oriente cristiano e per la sua attività in favore dei fedeli di rito bizantino. 
Nella foto sono riconoscibili alcuni contessioti
residenti nell'area milanese
Svolge con costante impegno e scrupolosa osservanza della tradizione bizantina l’incarico di “Assistente ecclesiastico dei fedeli italo-albanesi residenti nella diocesi ambrosiana” conferitogli dall’arcivescovo di Milano, incarico confermato con decreto del cardinal C. M. Martini nel 1983 e nel 1992. Gli Arbëreshë di Milano fino all’anno 2000 hanno il privilegio di avere come guida religiosa il “sacerdote più colto e più umile della diocesi ambrosiana” (così definito dal cardinale arcivescovo di Milano, presente al funerale di mons. Galbiati nel 2004). La sua vasta cultura trova riscontro nelle numerose sue pubblicazioni (oltre 300) e nei suoi numerosi riconoscimenti e incarichi: docente nei Seminari ambrosiani (greco biblico, teologia orientale, ebraico, ecc.), docente all’Università Cattolica (lingue semitiche comparate - ebraico, aramaico, siriaco, accadico, arabo -  filologia biblica, ecc.), Dottore e Prefetto dell’Ambrosiana, esperto delle chiese orientali al Concilio Vaticano II,  benemerenza civica del Comune di Milano (Ambrogino d’oro), Protonotaro apostolico, Medaglia d’oro di riconoscenza della regione Lombardia, ecc.
L’attività di mons. Galbiati per i fedeli italo-albanesi di Milano continua ancor oggi con l’impegno di altri sacerdoti e con la collaborazione di laici Arbëreshë ed in particolare di alcuni contessioti (celebrazione della Divina Liturgia ogni domenica nella chiesa di S. Sepolcro, attigua alla Biblioteca Ambrosiana - piazza S. Sepolcro – MM1 piazza Cordusio; www.acioc-milano.org oppure info@acioc-milano.org , papas Michele Pirotta, tel. 3466267382).
Nelle celebrazioni liturgiche viene riservata particolare attenzione anche alle tradizioni legate alle principali festività religiose (S. Nicola, Natale, Epifania, Settimana Santa e Pasqua, ecc.). A questa presenza e testimonianza significativamente contribuiscono (organizzazione, celebrazioni, coro, ecc.) dal 1970 ad oggi particolarmente alcuni contessioti (papas Giovanni Borzì, Calogero Raviotta e, in tempi recenti Nino Schirò e Cuccia Antonio). Ogni domenica vengono eseguiti molti canti, che appartengono alla tradizione bizantina di Contessa o di altri comuni arbëreshë o della Badia Greca di Grottaferrata.
Con gli Italo-Albanesi dal Meridione venuti in Lombardia, sembra ripetersi l’evento storico e religioso di cinque secoli fa quando gli Albanesi ”vennero in Italia con i loro sacerdoti, le loro tradizioni, le icone,  i libri e gli arredi sacri, retaggio perenne della cultura bizantina”. 
Fedeli di rito ambrosiano o romano, che occasionalmente sono presenti alla Divina Liturgia non solo scoprono l’esistenza in Italia della tradizione religiosa orientale ma spesso rimangono spiritualmente affascinati dalla particolare atmosfera che la celebrazione bizantina esprime con le varie componenti che la caratterizzano: incessante alternarsi di preghiere tra celebrante e fedeli, suggestiva coreografia creata dalle icone, gesti e sontuosi paramenti, profumo d’incenso, melodie di antichissimi canti liturgici, ecc.
Quanto sopra descritto mi suggerisce una riflessione personale, che credo possa risultare interessante riportare di seguito.
Quando 50 anni fa ho lasciato Contessa per emigrare in Lombardia, non pensavo di poter trovare a Milano delle istituzioni ecclesiastiche e religiose, nell’ambito delle quali continuare a vivere la mia fede cattolica sia secondo la tradizione orientale (rito greco-bizantino) sia secondo la tradizione occidentale (rito romano).
Nel mio nuovo luogo di residenza comincio a frequentare l’oratorio, mettendo a disposizione l’esperienza maturata a Contessa (chierichetto, cantore, lettore, Azione Cattolica, ecc.) collaborando sia nella parrocchia latina (parroco padre Lala) sia nella parrocchia greca (parroco papas Jani Di Maggio). Questa mia disponibilità favorisce l’inserimento nel nuovo contesto sociale, culturale e religioso e, frequentando la parrocchia, comincio a scoprire e conoscere anche il rito ambrosiano: considero un privilegio, sotto l’aspetto culturale e religioso, avere la possibilità di continuare a vivere la mia fede cristiana secondo i tre riti presenti nella Chiesa cattolica italiana: rito romano, rito bizantino e rito ambrosiano.
 “Il rito é il patrimonio liturgico, teologico, spirituale e disciplinare, distinto per cultura e circostanze storiche di popoli, che si esprime in un modo di vivere la fede, che é proprio di ciascuna Chiesa sui juris” (Codice dei Canoni delle Chiese Orientali). Il rito romano -  proprio della città di Roma - fu esteso alle diocesi italiane (tranne Milano, che ha mantenuto il rito detto "ambrosiano"), poi si diffuse per tutta l'Europa, sostituendosi ai riti particolari delle Gallie e della Spagna, e divenne il rito universale delle Chiese evangelizzate da Roma mediante l'attività missionaria. Il rito greco e bizantino - proprio del Patriarcato di Costantinopoli, delle Chiese di lingua greca e di quelle che da loro ricevettero l'organizzazione ecclesiastica (Bulgaria, Serbia, Russia, Romania, Melchiti e Ortodossi del Medio Oriente) - fu praticato in Italia dalle colonie italo-greche (dal sec. VII) ed é ancora fedelmente mantenuto da alcune comunità italo-albanesi (dal secolo XV)”, come a Contessa Entellina.
I fedeli italo-albanesi di rito bizantino testimoniano da cinque secoli che esiste in Italia un "oriente cristiano a casa nostra", recentemente però diventato più significativo numericamente e più visibile in tutto il territorio nazionale per la crescente presenza di fedeli cristiani di tradizione bizantina, provenienti dalle chiese ortodosse dell’Europa orientale o del Medio Oriente.
 In lombardia il Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano (CCCM), istituito nel 1998, attualmente comprende: Chiesa Cattolica Ambrosiana, Chiesa Ortodossa Greca, Chiesa Ortodossa Bulgara, Chiesa Ortodossa Serba, Chiesa Ortodossa Romena, Chiesa Ortodossa Russa, Chiesa Apostolica Armena Ortodossa, Chiesa Copta Ortodossa Egitto, Chiesa Copta Ortodossa Eritrea, Chiesa Copta Ortodossa Etiope, Chiesa Cristiana Protestante Luterana Riformata, Chiesa Anglicana, Chiesa Evangelica Metodista, Chiesa Evangelica Valdese, Chiese Evangeliche Battiste, Chiesa Luterana Svedese, Esercito della Salvezza.


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