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sabato 12 marzo 2016

Hanno detto ... ...

MASSIMO GRAMELLINI , giornalista 

Si rimane alquanto perplessi davanti al comportamento dei padri di Marco Prato & Manuel Foffo, i due fighetti strafatti che per loro stessa ammissione hanno torturato a morte un mezzo sconosciuto per il puro piacere di farlo. Senza provare neanche un sussulto di pietà, come ha certificato ieri il magistrato che li ha interrogati. Sono d’accordo con Massimo Russo: non si processa un genitore per le colpe dei figli, essendo fin troppo evidente che spesso neanche il miglior contadino riesce a raddrizzare una pianta storta. Magari avranno delle responsabilità e magari no. Per dirlo con certezza dovremmo conoscere le loro storie, dovremmo sapere se hanno saputo pronunciare e spiegare dei «no» o se hanno rinunciato per quieto vivere a mettere confini all’operato dei figli, condannandoli così a un vagare confuso. In assenza di queste informazioni decisive, nessuno in coscienza può impancarsi a giudice delle vite altrui. 

CESARE DAMIANO, deputato della minoranza pd
"Il malessere c'è. I problemi che pone Massimo D'Alema sono veri": 
"Il Pd è la mia casa  ma se non si alza il livello del confronto certe situazioni possono diventare difficili".

SERGIO COFFERATI, già segretario generale Cgil
 "Questo è il momento. Bisogna accelerare i tempi. La mutazione del Pd è ormai definitiva, sotto gli occhi di tutti. E apre uno spazio politico che non è solo di testimonianza". 
"Sono convinto - aggiunge - che questa volta esista davvero la possibilità di far nascere un soggetto unito e competitivo, che restituisca cittadinanza e rappresentanza alla sinistra italiana. Il Pd sta ormai abbandonando il campo. Insisto, lo spazio a disposizione non è mai stato così ampio. Ora o mai più".

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