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sabato 14 novembre 2015

Hanno detto ... ...

Presidente HOLLANDE
Il presidente francese, François Hollande, ha chiaramente indicato il Daesh – come i francesi chiamano lo Stato islamico – come responsabile dell’“atto di guerra” contro Parigi. 
Dopo aver riunito un ennesimo vertice di emergenza, Hollande ha detto: 
“Quel che c’è stato a Parigi e a Sant Denis allo Stade de France è un atto di guerra. E di fronte alla guerra, il paese deve prendere decisioni appropriate. E’ un atto di guerra commesso da un esercito terrorista, il Daesh, un esercito jihadista, contro i valori che difendiamo e contro quel che siamo: un paese libero. E’ un atto di guerra preparato, organizzato, pianificato dall’esterno con complici interni che saranno identificati. E’ un atto di barbarie assoluta”.
 Il presidente ha annunciato tre giorni di lutto nazionale, le forze armate continueranno a pattugliare la città, ci sarebbero almeno due terroristi ancora in fuga. 

La Francia è impegnata nella coalizione contro lo Stato islamico, e qualche settimana fa ha ampliato i bombardamenti anche alla Siria, unico paese europeo (gli inglesi stanno ancora valutando: vogliono il voto parlamentare, che però è molto rischioso). 
Ieri sera, quando ancora gli attacchi erano in corso, Hollande ha detto che la reazione del paese sarà “impietosa”. 
Ora è necessario capire come sarà questa reazione: negli ultimi giorni è cominciata un’escalation militare guidata dagli Stati Uniti con l’uccisione – “ragionevolmente certa” – del giustiziere Jihadi John e con un’offensiva sul campo da parte dei peshmerga curdi, assieme agli yazidi, nella cittadina irachena di Sinjar e con blitz mirati sui siti petroliferi controllati dallo Stato islamico nell’est della Siria.

ENRICO LETTA, già premier
Smettiamola di chiamarlo stato islamico . Sono dei terroristi e come tali vanno trattati

MATTEO RENZI, premier
"Colpendo Francia hanno colpito l'umanità intera" 

Padre FEDERICO LOMBARDI, portavoce di papa Francesco
«Si tratta di un attacco alla pace di tutta l'umanità che richiede una reazione decisa e solidale da parte di tutti noi per contrastare il dilagare dell'odio omicida  in tutte le sue forme». 

VITTORIO ZUCCONI, giornalista
Come diventa rassicurante la piccola noia delle normali cose quotidiane in queste occasioni

MARIA LATELLA, giornalista
Il pensiero va agli amici di Parigi. Ma sono gente solida, gente che ieri sera, dopo l'attentato,usciva dallo stadio cantando La Marsigliese



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