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mercoledì 25 novembre 2015

Anton Blok. Un giovane ventenne ci ha chiesto chi è questo antropologo olandese che conosce tanto bene Contessa Entellina

L'Amministrazione Comunale
potrebbe invitarlo: egli è infatti 
cittadino onorario di Contessa Entellina
Il prof. Anton Blok è un antropologo olandese (è nato ad Amsterdam  nel 1935). 
La sua tesi di laurea è stata  frutto di ricerche sul campo; ricerche condotte nei primi anni sessanta a Contessa Entellina. 
Ultimati gli studi universitari, ha intrapreso la carriera accademica e negli anni a seguire ha insegnato non solo in patria ma anche in prestigiose università estere: è stato infatti docente all'università del Michigan dal 1972 al 1973, dopodiché passò a Berkeley
Oggi è professore emerito di Antropologia culturale all’Università di Amsterdam.
E' autore di diverse pubblicazioni conosciute in tutto il mondo: dagli Stati Uniti, all'Australia, dal Canadà alla Germania, dalla Gran Bretata all'Italia; tra tutte The mafia of a sicilian village, 1860-1960 – A study of violent peasant entrepreneurs (1974), edito in Italia da Einaudi con il titolo La mafia di un villaggio siciliano 1860-1960 – Imprenditori, contadini, violenti (1986). 
Il libro, riadattamento della tesi di laurea, ossia dalla ricerca sul campo condotta per qualche anno qui, a Contessa Entellina è stato il primo esempio di indagine antropologica della mafia ed è centrato non tanto sugli aspetti criminali e giudiziari del fenomeno quanto sui comportamenti nella vita quotidiana e sulle complesse dinamiche di potere, ha costituito uno dei punti di riferimento più nuovi e significativi nell'ambito degli studi sul Mezzogiorno contemporaneo. 
 Prende in esame la mafia di un villaggio siciliano, non è difficile capire quale, dal 1860 al 1960. 
La genesi e lo sviluppo della mafia vengono inquadrate nel processo di formazione dello Stato unitario con l'arrivo dei garibaldini.

Sul finire degli anni novanta il Sindaco Piero Cuccia ed il Consiglio Comunale di Contessa Entellina gli hanno conferito la cittadinanza onoraria per la sua meritoria ricerca condotta sul nostro territorio e che ha costituito e costituisce ancora ai nostri giorni un punto di riferimento per gli studi sulla materia. Il suo testo ed il suo approccio culturale è infatti richiamato in tutte le facoltà universitarie dell'Occidente nel campo sciale, economico e politico.
Blok  ha pubblicato molti altri libri e dispense fra cui è molto conosciuto Honour and violence (2001).
Egli è spesso in giro per il mondo, invitato a tenere Conferenze e Convegni sulle tematiche di Antropologia Culturale. 

Stupisce che l'unico cittadino di Contessa Entellina conosciuto praticamente da tutte le Università del pianeta non venga da anni invitato a Contessa Entellina, a riflettere con noi contessioti, sul fenomeno da lui studiato proprio qui, fra noi.

Piero Cuccia lo invitò, gli conferì la cittadinanza onoraria, organizzò sia nell'Aula Consiliare che nella Sala Rai  interessanti momenti culturali a cui parteciparono famosi studiosi dell'Università di Palermo (fra cui il prof. Renda) e di altre Università, politici nazionali e regionali, uomini di cultura e cittadini comuni.            

Ci chiediamo: 
riflettere sul nostro modo di vedere il mondo è qualcosa che devono fare solamente i cittadini onorari della nostra cittadina in giro per il mondo oppure potrebbe essere utile -per le generazioni più recenti soprattutto- invitare nuovamente fra noi il prof. Anton Blok e ascoltare da lui cosa egli ha capito cinquant'anni fà della nostra comunità che noi non abbiamo forse sufficientemente percepito ?

Nostro augurio è che l'Amministrazione Comunale non abbia ritrosie a proseguire sulla scia di Piero Cuccia, che in questo aspetto formativo-culturale su un fenomeno, la Mafia, che caratterizza la nostra Sicilia, ha fatto ciò che altri non avevano fatto.
Riflettere e dibattere non ha mai fatto male a nessuno.

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