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domenica 27 settembre 2015

Uomini, fatti, eventi. Come li ricordiamo oggi

27 Settembre
Nasce nel 1827 a Fayetteville, in North Carolina, Hiram Rhodes Revels, il primo afroamericano ad essere eletto nel Congresso degli Stati Uniti

Vigoroso sostenitore dell’eguaglianza razziale, ha rappresentato il Mississippi al Senato nel 1870 e 1871, durante la ricostruzione dopo la guerra civile.

Revels nacque libero da un padre nero e una madre scozzese; fu istruito da una donna nera per la sua prima educazione.

Studiò in un seminario nero in Ohio e fu ordinato pastore nel 1845. In qualità di ministro della Chiesa metodista episcopale africana, Revels predicò in vari Stati.
Ricordò di aver incontrato forti opposizioni: “Sono stato imprigionato nel Missouri nel 1854 per aver predicato il Vangelo ai negri, anche se non sono mai stato sottoposto a violenza”.
All’epoca il parlamento statale eleggeva direttamente i senatori degli Stati Uniti. Revels venne eletto al Senato nel 1870 in rappresentanza del Mississippi con 81 voti a favore e 15 contrari a uno dei due seggi senatoriali spettanti a quello stato e rimasti vacanti dopo la guerra civile.
L’elezione di Revels venne contrastata dai Democratici conservatori del sud, che si rifacevano alla sentenza Dred Scott contro Sandford, che molti considerano essere stata una delle principali cause dello scoppio della guerra civile. Sostenevano, in base a quella sentenza, che nessun nero era cittadino americano prima della ratifica del XIV emendamento nel 1868. Dal momento che per essere eletti al Senato erano richiesti almeno nove anni di piena cittadinanza, gli oppositori di Revels concludevano quindi che non poteva essere eletto perché era cittadino da soli due anni. I suoi sostenitori controbattevano che la sentenza Dred Scott si applicava solo ai neri di puro sangue africano. Revels era di origine mista bianca e nera; quindi, dicevano, non vi rientrava ed era di conseguenza cittadino americano da sempre. Questa tesi finì per prevalere e, il 25 febbraio 1870, Revels con una conta dei voti di 48 a 8 diventa il primo nero ad ottenere un seggio al Senato degli Stati Uniti.
Durante il suo mandato, Revels agì in favore di una politica tesa al compromesso e alla moderazione, tentò di rassicurare i senatori riguardo le capacità dei neri. Nel suo primo discorso al Senato, il 16 marzo 1870, per cercare di far reintegrare i membri neri dell’Assemblea generale della Georgia che erano stati illegalmente espulsi da quelli bianchi dichiarò “Io affermo che il passato della mia razza è un chiaro indicatore dei sentimenti che oggi li animano. Per migliorare la propria condizione non intendono sacrificare uno solo degli interessi dei cittadini bianchi loro pari“.
L’attenzione del Senato si concentrò per lo più sui problemi della ricostruzione. Mentre i Repubblicani radicali sostenevano la necessità di continuare a punire gli ex-confederati, Revels era favorevole ad un’amnistia e alla restituzione della piena cittadinanza a condizione che si giurasse fedeltà e lealtà agli Stati Uniti.
Il mandato di Revels durò un anno, dal febbraio 1870 al 3 marzo 1871. In questo periodo si battè con pacatezza per l’eguaglianza, anche se senza molto successo. Si schierò contro un emendamento proposto dal Senatore Allen G. Thurman che proponeva di mantenere la segregazione razziale nelle scuole. Propose un giovane nero per l’ammissione all’Accademia Militare degli Stati Uniti, anche se poi la stessa venne rifiutata. Ottenne successo nella difesa della causa dei lavoratori neri a cui era stato impedito di lavorare all’Arsenale navale di Washington per il colore della loro pelle.

Il suo modo di agire al Senato, insieme a quello degli afroamericani eletti alla Camera dei Rappresentanti spinse un contemporaneo bianco, Blaine, a dire: « Gli uomini di colore eletti al Senato e alla Camera sono stati di norma uomini diligenti, seri e ambiziosi, il cui comportamento pubblico farebbe onore a qualsiasi razza ».
Revels si dimise due mesi prima del termine e venne nominato rettore dell’Alcorn Agricultural and Mechanical College in Mississippi, e successivamente assunse l’incarico di Segretario di Stato del Mississippi.
Nel 1874 venne rimosso dall’incarico ad Alcorn, per aver sostenuto la campagna contro la rielezione a Governatore del Mississippi di Adelbert Ames. Il posto gli venne riassegnato nel 1876 dalla nuova amministrazione democratica e lo mantenne fino al giorno in cui decise di ritirarsi dalla vita politica nel 1882. « .. Da quando è cominciata la ricostruzione,…. Alla mia gente è stato detto da questi malfattori che, nonostante fossero stati candidati uomini notoriamente corrotti e disonesti, dovevano votare per loro; che la salvezza del partito (repubblicano) dipendeva da questo;…Questo è solo uno dei molti modi che questi demagoghi hanno escogitato per rendere duratura la schiavitù intellettuale del mio popolo…. L’amarezza e l’odio creati dall’ultima parte della guerra civile sono stati, secondo me, dimenticati in questo stato, e sarebbero stati dimenticati del tutto già da un pezzo se non fosse per alcuni scellerati che mantengono vivi questi brutti strascichi del passato e instillano l’odio razziale per potersi arricchire grazie ai posti pubblici e agli emolumenti che garantiscono e per controllare la mia gente che per effetto di quest’azione finisce per degradarsi »

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