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giovedì 24 settembre 2015

Ragionare, Capire e Decidere ............... di Ipazia 24.09.2015

La Filosofia 2:
L'iniziatore, Talete di Mileto

E' tradizione -ne riferisce pure Cicerone nelle Tusculanae- attribuire a Pitagora l'introduzione della parola filosofia.
Pitagora paragonava la vita degli uomini alle grandi feste di Olimpia dove alcuni si recavano per affari, altri per partecipare alle gare, altri per divertirsi e altri ancora per vedere che avveniva. Questi ultimi, per Pitagora, erano i filosofi.

In tal modo si evidenzia il distacco tra contemplazione disinteressata propria dei filosofi e l'affaccendamento degli altri uomini. 
Nella realtà qualsiasi uomo trova in sè i molti momenti di "contemplazione" che in greco prende il nome di theoria.
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Oltre alla filosofia, anche il mito era nato per appagare la "meraviglia" o, se si vuole il primo bisogno di "sapere". Tanto è vero che Aristotele può dire che "anche l'amante del mito è in qualche modo filosofo".

Non v'è tuttavia dubbio che filosofia e mito si distinguono; il discrimine sta nella qualità dello sguardo.
Il mito si disperde nella molteplicità dei fenomeni naturali descritti in maniera fantastica.
La filosofia va alla ricerca dell'unità  da cui la molteplicità si dispiega.

La tradizione attribuisce a Talete le prime riflessioni sul principio di tutte le cose. Egli è stato il primo filosofo proprio perchè nel suo modo di guardare le cose si era colto un mutamento radicale rispetto al modo con cui le guardavano i poeti.
Con Talete, greco di Mileto -in Asia Minore-, nasce l'indagine intorno alla "natura", indagine non più solamente descrittiva, ma esplicativa sulla molteplicità della realtà al fine di trovarvi un principio unitario.
Secondo quanto scrive Aristotele "Talete, iniziatore della filosofia, afferma che il principio, ossia la causa di tutte le cose che sono, è l'acqua, desumendo questa sua convinzione dalla constatazione che il nutrimento di tutte le cse è umido, che persino il caldo si genera dall'umido e vive nell'umido. Ora, ciò da cui tutte le cose si generano è, appunto, il principio di tutto.  Egli desunse dunque questa convinzione da questo fatto e dal fatto che tutti i semi di tutte le cose hanno una natura umida e l'acqua è il principio della natura delle cose umide". (Metafisica, A 3, 983 b 20-27)

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