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mercoledì 9 settembre 2015

L'Occidente, il post-moderno della dimenticanza, gli altri --n.8--

In questa rubrica, che riprendiamo dopo la pausa estiva, stiamo tentando di capire l'Occidente, il contesto socio-economico e culturale entro cui noi italiani siamo inseriti.

24) L'11 settembre 2001 è una data che segna i nostri giorni e continuerà a segnare molti altri giorni a venire.
Da quella data il mondo è uscito frastornato da parole, discorsi e soprattutto immagini. 
Da quella data inoltre si sono consolidati nella coscienza di molti popoli paure e odi che da secoli attraversano il pianeta.
Le immagini che hanno assunto il valore del simbolismo sono:
1) Le Torri gemelle (World Trade Center)  che sembrano suicidarsi e che per molti hanno voluto preannunciare la fine di un impero;
2) Gli aerei sofisticati prodotti dall'ultima tecnologia che in Afganistan braccano con i laser i guerriglieri più arcaici dell'umanità, in un contesto ambientale degno dell'età della pietra. L'Impero in cielo ed i barbari nelle caverne.

25)  I civilizzati (saremmo noi) ed i barbari (sarebbero loro, i diversi da noi). Questo tipo di pregiudizio ( razzismo ?) ce lo portiamo dietro da sempre, dall'epoca dei greci.
Ci eravamo illusi che col crollo del "muro" non avremmo avuto, noi, gli Occidentali, più alcun nemico. Ed invece sotto quegli uomini barbuti e sotto quelle insegne che ci vengono suggerite (Isis) spunta un fuoco religioso di una virulenza inimmaginabile.

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