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sabato 25 luglio 2015

Uomini, fatti, eventi. Come li ricordiamo oggi

25 Luglio

Il 25 Luglio 1978 nasce attraverso un parto cesareo programmato, Louise Joy Brown, la prima bambina al mondo concepita in provetta attraverso il metodo della fertilizzazione in vitro. Pesava 2,608 kg.

Una rivoluzione, una cesura nella storia dell’umanità, prima ancora che una grande novità scientifica e tecnologica. 
Per la prima volta nella storia un essere umano è stato concepito senza una relazione fisica fra un uomo e una donna.
La pillola anticoncezionale aveva già operato una prima separazione fra la procreazione e il rapporto sessuale. Con la fecondazione in vitro questa separazione si approfondisce e radicalizza: la procreazione si sposta al di fuori del corpo e dalle relazioni tra i corpi.
Non si tratta più soltanto di questioni legate alla libertà di scelta ed all’accesso ai nuovi diritti: siamo di fronte ad una rivoluzione antropologica, che dal punto di vista simbolico realizza per la prima volta il mito dell’uomo fatto dall’uomo. 
E’ un mito che ha percorso la storia dell’umanità, legato alla speranza di sconfiggere la morte, il dolore, di superare la nostra limitatezza e imperfezione. 

La creazione della vita in laboratorio, in condizioni di controllo ha innanzitutto una forte portata simbolica, poiché ripropone l’idea dell’uomo fatto dall’uomo, anziché dell’uomo nato da donna.
Le tecniche di fecondazione assistita sono innanzitutto un’opportunità, una possibilità in più come rimedio all’infertilità della coppia. 
Da questo punto di vista la legge italiana, la 40, che regola la procreazione medicalmente assistita, coglie in pieno l’elemento di sostegno alle coppie in difficoltà, inteso come occasione di cura, rimedio ad impedimenti di natura e a fattori patologici che non consentono di avere figli: è una legge disegnata sulle necessità delle coppie infertili.

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