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sabato 4 luglio 2015

Regione Sicilia. Stanno per spegnersi le luci ?

Mamma Regione sta male.
Il Presidente che doveva essere “rivoluzionario” si è rivelato –come tutti gli ex comunisti- un conservatore di primo piano. Non sappiamo esprimerci se per vocazione o per inettitudine. Una cosa è certa: nell'ex Pci non si conosceva cosa fosse il riformismo. Allora per esso era un abitudine votare contro lo Statuto dei lavoratori, riforma sanitaria etc. 

La Regione era stata saccheggiata con sprechi, corruzione e ruberie dai governi post-democristiani di Cuffaro e Lombardo. Ebbene il Presidente rivoluzionario non ha saputo nemmeno dove posare le mani per bloccare il malaffare e Mamma Regione è ormai prossima alla rovina; come dire “la Grecia è vicina”.
Si spengono le luci ?
Un esercito di ex assessori della Giunta Crocetta sono stati licenziati in due anni e mezzo dalla Giunta. Pare che superino le trenta unità. E numeroso è l’elenco degli assessori indagati, cosa grave quando capitava agli uomini di altri partiti; oggi capita invece sempre o quasi sempre solamente agli ex comunisti, ma ciò non fa scandalo perché dal pd “garantista” rispondono “una indagine non è una condanna”.
Si parte dall'assessore alle Infrastrutture Giovanni Pizzo, indagato a Messina per il fallimento della clinica Santa Rita, fatto, noto a Crocetta da almeno tré mesi; si arriva a Linda Vancheri, assessore alle attività Produttive in quota Confindustria; per arrivare all'assessore al territorio Maurizio Croce, indagato per una autorizzazione di troppo a Novi Ligure al gruppo TirrenoPawer; e finire all'assessore all'Energia, ¡I magistrato Vania Contraffatto, che non si mostra molto in sintonia con il presidente Crocetta.

Ma se Fabrizio Farrandelli chiede la sfiducia per Crocetta e i Renziani lavorano per decidere la tempistica del "governo balneare" dove fare confluire i nomi dei politici al 'posto dei tecnici, il valzer è destinato a continuare. Per adesso a trasformarsi da tecnico in politico e ad aprire la strada è Giovanni Pistorio: ha ' lasciato la carica di segretario particolare dell'assessore Ettore Leotta, dimessosi "perché stanco di viaggiare da Siracusa a Palermo": viaggiare stanca, si sa. Se lo si fa a vuoto. 
Pistorio, già da prima faceva da segretario all'assessore Patrizia Valenti e a Mariella Castronuovo, all'assessorato alle Autonomie. Ma quel che più sorprende, nel valzer di incarichi crocettiani, è la seconda vita degli assessori: se Nelli Scilabra, sparita dall'orizzonte delle cronache, dalla Formazione professionale è passata come tecnico dello sviluppo alla Presidenza, altri assessori come Roberto Agnello, già all'Economia, Salvatore Calieri, all'Energia ed Ester Bonafede, hanno trovato tutti un incarico come tecnico. 
Ovviamente più che bene retribuito.
Agnello ad esempio alla Sanità studia "i percorsi di certificazione". Salvatore Calieri, fa consulenza giuridica "nell'analisi della sicurezza". Ester Bonafede si occupa di "Sviluppo Integrato delle politiche socio-assistenziali". 
Quindi i tecnici sono politici nell'era crocettiana III e...i politici sono tecnici: qual è il problema?

Forse ha ragione Antonello Cracolici che così si esprime con un Twitter: «Sembra ineluttabile che alla Regione Siciliana stiano per spegnersi le luci». 

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