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venerdì 10 luglio 2015

La riflessione di Gjovalin ... 10.07.2015

La religione, le religioni muovono le coscienze ma la Storia insegna che spessissimo hanno contribuito a spargere sangue, al pari della politica che aiutando i cittadini ad autoilludersi individua sempre all’esterno, negli avversari, la causa dei propri mali.

L'avversario demonizzato
Il meccaniso del “comune sentire” tipico di ogni ideologia e della fede ha un forte potere suggestivo perché permette al piccolo individuo di scaricare sul gruppo di appartenenza il costo morale delle azioni che commette, finalmente al riparo del grande volano della coscienza collettiva.

Tipico di questa distorsione è la rappresentazione degli oppurtunismi e negatività del gruppo come una somma di situazioni variamente spiegabili ma giustificabili, mentre lo sfortunato alter ego rimasto di là dal confine viene rappresentato come un punto materiale a-dimensionale,  dotato solo di colpe e responsabile di minacce alla nostra sicurezza, alla nostra vittoriosa affermazione.

I valori che sventoliamo giocano una grande funzione all’ipnosi collettiva, potendoli giudicare “non negoziabili” quando ci servono da ariete contro le motivazioni degli altri ma diventando malleabilissimi quando si tratta di giustificarne il potere deviante.

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