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martedì 7 luglio 2015

Hanno detto ... ...

MARIANA MAZZUCATO, docente di economia all'Università del Sus­sex in Gran Bre­ta­gna

Dalle inter­vi­ste in Gre­cia, emer­geva che chi avrebbe votato “Sì” diceva di farlo per paura, chi «No» per corag­gio. Uma­na­mente dà i bri­vidi. Il risul­tato poli­tico però è il fal­li­mento totale di que­sta Europa. Siamo oggi cir­con­dati e gover­nati da troppe figure medio­cri, che hanno per­messo all’arroganza di pre­va­lere sulla soli­da­rietà e sulla ragione. Se l’eurozona deve aver un futuro, spero sia fon­data su que­sti ultimi principi.

CHIARA SARACENO, sociologo
”Per quanto possa apparire paradossale, da che è nata la famiglia moderna, centrata sulla affettività e l’educazione dei figli, oltre che della netta divisione delle responsabilità tra uomini e donne, i padri — nel discorso degli esperti almeno — sembrano in costante ricerca di un ruolo. Proprio perché alle madri era affidato quello dell’accudimento e della affettività disponibili senza limiti, a loro non sembrava rimasto che quello della autorità, oltre al più prosaico procacciamento del necessario. Promulgatori ed esecutori di leggi che stavano fuori del rapporto madre-figli, ma cui quella e quelli erano sottomessi (“se non fai il bravo lo dirò a tuo padre”), esclusi dall’intimità e dalla tenerezza proprio per non rischiare — come le madri — di lasciarsene invischiare perdendo, insieme all’autorità, l’autorevolezza. Protetti (e mediati) dalle madri da interazioni troppo ravvicinate con i figli, salvo rischiare di non riuscire mai a conquistarne la confidenza.


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