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sabato 2 maggio 2015

Storia e cronistoria della parrocchia di Piano Cavaliere (4) ... ... di Calgero Raviotta

Non avendo l'ERAS consegnato formalmente gli edifici di culto dei borghi alle autorità ecclesiastiche, l'anno 1956 è caratterizzato da celebrazioni religiose spontanee promosse nei borghi dal locale clero greco e latino. Vengono anche sollecitati interventi di personalità ecclesiastiche e civili per la  definizione della giurisdizione ecclesiastica sulla costituenda parrocchia di Piano Cavaliere: deve afferire alla Diocesi di Monreale (rito romano) o all' Eparchia di Piana degli Albanesi (rito bizantino)?
Festa parrocchiale a
Piano Cavaliere
Occorre preliminarmente chiarire che la diocesi di Monreale afferma di avere la giurisdizione ecclesiastica sull'intero territorio di Contessa dal 1845 (nei secoli precedenti Contessa afferiva alla diocesi di Agrigento) e che dal 1937 afferiscono alla nuova Eparchia di Piana degli Albanesi solamente la parrocchia ed i fedeli di rito bizantino di Contessa. Da questa considerazione emerge che la costituzione della parrocchia di Piano Cavaliere fa emergere la situazione più ampia dei rapporti tra due diocesi, che hanno giurisdizione sul territorio delle comunità, che comprendono fedeli di rito romano e di rito bizantino.
Alcuni eventi, di seguito brevemente riportati, possono risultare al lettore utili per meglio comprendere il contesto in cui sono maturati  e adottati, nel triennio 1957-60, tre provvedimenti ecclesiastici, che riguardano in generale l'Eparchia di Piana degli Albanesi ed in particolare Contessa:
* costituzione della parrocchia rurale di Piano Cavaliere nel 1958
* nomina del parroco di Piano Cavaliere nel 1959
* unificazione nel 1960 sotto la giurisdizione di Piana degli Albanesi di tutte le   istituzioni ecclesiastiche dei comuni siculo-albanesi.
Il lettore può liberamente valutare gli eventi del periodo 1956-1960,  di seguito riportati, e quanto abbiano contribuito all'adozione dei tre provvedimenti citati:
- il 4 marzo 1956 parroco e fedeli di rito romano incontrano a Contessa  il vescovo di Monreale e dirigenti dell'ERAS;
- il 29 luglio padre Giuseppe Clesi della parrocchia latina di Contessa celebra la S. Messa a Piano Cavaliere ed il parroco greco il 31 comunica il suo disappunto al vescovo di Piana degli Albanesi;
- il 19 agosto con due pullman di fedeli papas Jani organizza a Piano Cavaliere  la processione con la Madonna Pellegrina, provocando la protesta di padre Clesi;
- il primo settembre il parroco latino riceve le chiavi delle chiese dei borghi Eras e rende noto che sono pronte le statue da collocare nella chiesa del borgo;
- il 4 ottobre papas Jani riceve l'invito per la festa latina a Piano Cavaliere, che si svolgerà il 7 ottobre, ed il 5 ottobre col vescovo incontra il cardinale di Palermo.
- il 7 ottobre  agenti della polizia e carabinieri sono presenti nel territorio di Contessa perché si temono disordini per la festa latina di Piano Cavaliere: timore e allarmismo infondati perchè le funzioni religiose vengono svolte regolarmente (processione con una immagine della Madonna, presenti clero, fedeli e personalità civili). Il parroco greco irritatissimo pensa di dimettersi, ma ci ripensa dopo che viene messo al corrente del clima di serenità in cui si è svolta la festa, tuttavia  il  16 ottobre scrive al card. Tisserant (Santa Sede) ed al card. Ruffini (Palermo) su quanto accaduto il sette ottobre a Piano Cavaliere;
 - il 18 dicembre il vescovo di Piana rassicura positivamente il parroco greco di Contessa sulla questione del rito nei borghi e l'anno 1956 termina così in un clima generale apparentemente sereno, che continua negli anni successivi.
Tenendo presente la documentazione (lettere, telegrammi, relazioni, ricorsi, ecc.), inviata dal clero locale,  sia con particolare riferimento alla costituenda parrocchia di Piano Cavaliere sia con riferimento generale alla giurisdizione ecclesiastica dell'Eparchia di Piana degli Albanesi, presso l'autorità ecclesiastica competente della Santa Sede, negli anni 1957 e 1958, sembra farsi strada l'opportunità di  chiarire e risolvere definitivamente la giurisdizione di più diocesi sui territori delle comunità di rito bizantino della Sicilia.
In questa prospettiva devono pertanto essere presi in considerazione alcuni eventi locali che brevemente sono riportati di seguito:
- Il decreto di erezione della nuova parrocchia di Piano Cavaliere nel 1958 viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e l'evento viene celebrato domenica 12 aprile con la festa a Piano Cavaliere, cui partecipano non solo i contessioti ma anche fedeli e clero  delle parrocchie latine dei paesi limitrofi (non sono presenti le autorità locali);
- P. Giuseppe Clesi continua a celebrare la messa a Piano Cavaliere, pur non avendo la nomina di parroco, che comincia ad essere ufficiosamente sussurrata solamente nei primi mesi del 1959;
- mons. Carpino, vescovo di Monreale,  a Contessa il primo maggio 1959  inaugura la casa del lavoratore "Pia Unione" ed il 28 settembre  la nuova sede delle suore di S. Chiara  "Istituto S. Caterina" (tre suore sono presenti già dal mese di luglio, su invito del parroco latino); 
- nel mese di luglio 1959 corre voce che la Santa Sede ha rinviato ogni decisione sulla  Eparchia e ricominciano proteste e comunicazioni (lettere, telegrammi, raccomandate);
- il 24 ottobre viene spedita una lettera al Papa e l'anno 1959 si chiude con la speranza che la giurisdizione ecclesiastica su Contessa e sull'Eparchia venga chiarita presto;
- nel mese di maggio del 1960 papas Jani celebra la messa nel borgo Roccella, nei locali della scuola, iniziativa molto gradita dai residenti (significativa presenza di fedeli anche per la confessione e la comunione), nonostante le rimostranze del clero latino per questa ingerenza nel loro territorio  (nei due anni precedenti però nel borgo Roccella non era stata celebrata alcuna funzione religiosa né c'era stata alcuna visita del clero latino).
A luglio finalmente la Santa Sede unifica sotto la giurisdizione dell'Eparchia di Piana degli Albanesi tutte le istituzioni, greche e latine di Contessa, Piana, Palazzo,…..(testo riportato di seguito). Seguono iniziative varie di protesta in tutte le comunità interessate (lettere, telegrammi, raccomandate, raccolta di firme, pullman che portano i fedeli latini ad assistere alla messa nei paesi limitrofi, ecc.).
Il 25 luglio 1960 papas Jani Di Maggio, parroco greco di Contessa annota nel suo diario: "Giorno di gioia, che invano per cinque secoli i nostri Padri hanno sospirato e atteso con ansia. Quando? E finalmente, dopo tanto bussare, il gran giorno è arrivato: l'otto luglio è stato il gran giorno! Proprio nell'anniversario del giorno quando, nel 1959, un espresso ci comunicava che tutto era ancora una volta sfumato. Ancora fermento in paese, ma ci si comincia a persuadere che è meglio così perché in pollaio due galli non possono stare. Nel primo incontro, in occasione del funerale di Geraci Salvatore, padre Giordano (cappellano della parrocchia latina) esprime la sua opinione che pace non ci sarà! Ma questo non lo riguarda, perché andrà via."
Il sette agosto nelle chiese viene letto il testo della Bolla di Giovanni XXIII che unifica la giurisdizione ecclesiastica su greci e latini nell'Eparchia di Piana degli Albanesi.
Mons. Carpino il 28 agosto a S. Maria del Bosco incontra il parroco ed alcuni fedeli della parrocchia latina di Contessa esortandoli con queste parole: "Siamo soldati e dobbiamo obbedire".
Dopo questi eventi inizia il disgelo tra i due parroci di Contessa, che con grande senso di responsabilità gradualmente avviano una costante collaborazione: si fanno vedere a conversare insieme in piazza,  il parroco latino partecipa al Vespero ed alla Messa solenne dell'otto settembre e la festa si svolge regolarmente, mons. Lala con le suore di S. Chiara è presente alla Divina Liturgia di S. Nicola nella parrocchia greca; per venire incontro alle esigenze pastorali della parrochia latina, dopo che padre Giordano è stato trasferito, tenendo presente le condizioni di salute del parroco, il clero greco, in particolare papas Gaspare, collabora quando viene richiesto e quando se ne presenta la necessità per la celebrazione delle funzioni religiose e l'amministrazione dei sacramenti (nozze, battesimi, funerali, ecc.).
Tuttavia la nuova realtà ecclesiale non è gradita ad alcuni fedeli latini, che conseguentemente  si mostrano indifferenti o addirittura ostili verso il loro parroco.
Ripristinata la normalità in campo ecclesiale, anche in campo politico-amministrativo, dopo le polemiche conseguenti alla lista "Croce e Campana" del 1956, gradualmente torna il dialogo tra i protagonisti e gli iscritti alla locale sezione DC, che in occasione delle elezioni sia regionali che comunali risulta il partito più votato: alle elezioni amministrative del 6 e 7 novembre 1960 la DC ottiene 73 voti in più della lista socialcomunista, e nel corso del primo Consiglio comunale del 25 novembre viene eletto sindaco il dott. Antonino Musacchia con 11 voti (assessori:Guarino Paolo e Tardo Gioacchino).

Nota - Saranno gradite e pubblicate eventuali precisazioni e osservazioni su quanto descritto nei quattro testi dedicati alla parrocchia di Piano Cavaliere in particolare e sulla cronaca di vari eventi in generale di Contessa, relativi al periodo preso in considerazione (1952 - 1960). Non saranno presi in considerazione testi anonimi.
*    *    *
Bolla “Orientalis Ecclesiae”  (8 luglio 1960)

Giovanni Vescovo Servo dei Servi di Dio
A perpetuo ricordo del fatto
La fama della Chiesa Orientale, che tanti uomini  illustri e santissimi hanno acquistata e conservata con la più alta virtù; inoltre i meriti verso questa sacralissima Cattedra di Pietro, certamente grandi e singolari, fecero sì che i Romani Pontefici, ai quali niente sta mai più a cuore che avere cura del popolo cristiano, riguardassero con particolare amore alla medesima Chiesa, alle sue vicende ed alle sue attività.
Stando così le cose, volendo Noi provvedere nel modo più adatto ai paesi siciliani di Mezzojuso, Contessa Entellina e Palazzo Adriano, fondati un tempo da fedeli di rito bizantino e che fin dal 1937, anno in cui è stata istituita con la Bolla “Apostolica Sedes” la diocesi di Piana dei Greci, sono soggetti alla giurisdizione di più  Ordinari, dopo aver chiesto il parere di quanti bisognava interrogare, in forza della Nostra autorità apostolica decretiamo e comandiamo quanto segue.
Vogliamo che i Comuni soprannominati con i loro sacerdoti e fedeli tutti, sia di rito greco che di rito latino, con tutte le parrocchie, chiese, oratori pubblici e semipubblici, le case religiose sia maschili che femminili ivi esistenti siano posti sotto la potestà e la giurisdizione del solo Vescovo di Piana dei Greci, cessando del tutto la giurisdizione dell’Arcivescovo di Palermo sul Comune di Mezzojuso e quella dell’Arcivescovo di Monreale sui Comuni di Contessa Entellina e di Palazzo Adriano. Di conseguenza, pertanto, rendendosi vacanti le parrocchie di rito latino, il vescovo di Piana dei Greci provveda a norma del diritto, cessando il privilegio di presentazione e da parte dell’Ordinario di Monreale.
Vogliamo che la presente Bolla abbia  valore ora e nel futuro, così che quanto viene decretato per mezzo di essa sia religiosamente osservato dagli interessati ed entri perciò in vigore.
La validità della medesima Bolla non potrà essere intaccata da altre prescrizioni contrarie, alle quali tutte a mezzo della stessa deroghiamo.
Ordiniamo pertanto che se qualcuno, qualunque sia l’autorità di cui è rivestito, dovesse operare contro quanto abbiamo stabilito, sia scientemente che inscientemente, il suo agire sia ritenuto senza effetto e senza valore.
A nessuno, inoltre, è lecito alterare questi documenti della Nostra volontà, anzi agli esemplari ed ai tratti di questa Bolla, sia stampati che manoscritti, che portino il sigillo di persona costituita in dignità ecclesiastica e nello stesso tempo sottoscritti da pubblico notaio, si dovrà la stessa fede che si avrà per la presente, quanto verrà mostrata.
Se qualcuno disprezzerà o comunque rifiuterà questi Nostri Decreti sappia che incorrerà nelle pene stabilite dal diritto per coloro che non attuano gli ordini dei Sommi Pontefici.
Dato in Roma, presso S. Pietro, l’8 luglio dell’anno del Signore 1960, 2° del Nostro Pontificato.                                                                        
                                                                                            G. Card. Cicognani
Giacomo Luigi Copello (Cancelliere della S. R. C.)


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