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mercoledì 27 maggio 2015

Raccolta rifiuti e ATO/2. Le interferenze dei politici -che hanno assunto personale oltre misura- torneranno a gravare sulle tasche degli utenti

La lunga ed ingarbugliata vicenda dei mezzi Ato/2 Monreale da mesi parcheggiati un po’ ovunque e spesso carichi di rifiuti d’ogni sorta va assumendo contorni da barzellette e contestualmente di contrasto verso il desiderio dei dipendenti che vorrebbero tornare a lavorar.
A fine settimana il dipartimento regionale ai Rifiuti dovrebbe rendere note le direttive risolutive. La vicenda  Ato è attualmente al vaglio del tribunale di Palermo, sezione fallimentare, che, per il tramite del curatore, Cristina Bonomonte, ha incaricato l’ex dipendente dell’Alto Belice Ambiente, Antonella Romano di occuparsi della vicenda, estendendole l’incarico anche per le situazioni analoghe sul territorio dell’ambito.
La vicenda per la verità, oltre che tipicamente di lassismo “meridionale” mostra aspetti  spinosi, perché alcune soluzioni che sembravano a portata di mano e che davano la speranza di risolvere presto il problema, sono sfumate una dopo l’altra. 
Sembrava che il problema potesse essere superato mettendo i mezzi su un carrellone, ma poi questa ipotesi non è sembrata percorribile, ed è svanita pure l’ipotesi di rimettere in moto i mezzi, fermi da mesi e pure sforniti di copertura assicurativa.
Adesso  si vorrebbero svuotare i mezzi “in loco” e ricaricare i rifiuti su degli altri mezzi circolanti, ma subito spunta il problema dei formulari, dal momento che non emergerebbe con chiarezza chi è il produttore dei rifiuti da conferire in discarica. La curatela fallimentare non è abilitata infatti al conferimento.
Ecco perché il dipartimento regionale ai Rifiuti dovrebbe autorizzarla.

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