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martedì 14 aprile 2015

Rap (Raccolta rifiuti a Palermo). Nell'Italia paese più corrotto dell'Unione Europea rubano sia i vertici che le basi, negli ente pubblico e parapubblico

Terremoto alla Rap di Palermo, l'azienda per la raccolta dei rifiuti. All'alba di oggi la Polizia di Stato ha eseguito cinque arresti e quattro misure di obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria nei confronti di dipendenti dell'azienda, nell'occhio del ciclone in questi giorni per la nuova emergenza rifiuti in città. 
Le indagini hanno riguardato varie episodi di furti e ruberie, "quasi una prassi quotidiana che aveva determinato la spoliazione della ditta con razzie di carburante e beni aziendali di ogni sorta", spiegano gli investigatori. Approssimativamente, e' stato calcolato che nel periodo oggetto delle indagini siano stati trafugati circa 300 litri di gasolio al giorno dai mezzi della Rap. Sono in corso diverse perquisizioni.
Arresti domiciliari per Antonio Cardinale, Giovanni Di Franco, Carmelo Iacò, Francesco Mancuso e Salvatore Messina. Obbligo di presentazione Pg per Accursio Cacciabaudo, Rosario Giglietti, Maurizio Lanzarone e Girolamo Iacò, tutti dipendenti Rap tranne quest'ultimo. Come scoperto dagli investigatori, tra il 2013 e il 2014, gli indagati avrebbero rubato gasolio, tute da lavoro, sacchi, mazze, scope, carta igienica, bacinelle, detersivi e altro materiale di consumo ai danni di Rap. L'inchiesta è coordinata dal Procuratore aggiunto Dino Petralia e dal pm Pierangelo Padova.

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