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giovedì 16 aprile 2015

Partito Democratico. Renzi blinda l'Italicum, in assemblea 190 sì su 310, la minoranza non vota

La spaccatura temuta e pronosticata è avvenuta: il capogruppo del Pd Roberto Speranza ha annunciato poco prima delle 22 le proprie dimissioni all’Assemblea del deputati perché sulla riforma elettorale «c’è un profondo dissenso». «Non cambiare la legge elettorale – ha spiegato Speranza – è un errore molto grave che renderà molto debole la sfida riformista che il Pd ha lanciato al Paese. C’è una contraddizione evidente tra le mie idee e la funzione che svolgo e che sarei a svolgere nelle prossime ore». «Sarò leale al mio gruppo e al mio partito ma voglio essere altrettanto leale alle mie convinzioni profonde», ha detto Speranza. Sancendo di fatto la rottura del gruppo dei dissidenti di area riformista, che hanno annunciato che non parteciperanno al voto in assemblea sulla legge elettorale, e il premier Matteo Renzi.

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