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sabato 25 aprile 2015

Dal Giornale di Sicilia














destinati per attività istituzionali a tutti i gruppi politici dell'Ars della 15 legislatura (maggio 2008-ottobre 2012) sarebbero infatti stati utilizzati per spese personali varie: regali di nozze per collaboratori, giornali a fumetti Diabolik, bottiglie divino, conti per alberghi e cenoni in resort di lusso, cravatte e borse di famose griffe della moda, multe elevate da vigili urbani, panettoni e cesti natalizi, la retta mensile di un asilo nido per il figlio, benzina per le auto di imprecisati collaboratori, compensi per imprecisate collaborazioni. 114 a rischio processo. Ieri mattina i finanzieri del Nucleo di polizia Tributaria, comandanti dal colonnello Francesco Mazzotta, hanno notificato in giro per la Sicilia gli avvisi di conclusione delle indagini che hanno condotto spulciando migliaia e migliaia di documenti e movimenti bancari, e che precludono ad una richiesta di rinvio a giudizio. Destinatari dell'atto sono deputati in ca ed ex: Giulia Adamo, Nunzio Cappadona. Marianna Caronia.Antonello Cracolici del Pd (l'unico ad aver documentato ogni spesa per acquisti vari), Nicola D'Agostino, Catene De Luca, Cataldo Fiorenza, Nicola Leanza, Innocenzo Leontini, Rudy Maira, Livio Marrocco, Francesco Musotto, Salvatore Pogliese, Paolo Ruggirello.
L'indagine è stata coordinata dal procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, dall'aggiunto Leonardo Agueci e dai sostituti Maurizio Agnello, Luca Battineri e Sergio Dementis. Gli indagati hanno venti giorni per chiedere un interrogatorio integrativo e pre- sentare memorie. Poi il pool della Procura deciderà sull'ormai scontata richiesta di rinvio a giudizio. I pm hanno ritenuto illecite solo le spese non rendicontate e quelle palesemente estranee all'attività politica dei gruppi. Le singole contestazioni. Sono tante le spese contestate ai capigruppo. Eccone alcune. Giulia Adamo (Misto, Sicilia, Futuro e Libertà-Fli, Udc-Verso il partito della nazione) si sarebbe appropriata di 7.205 euro girati dal conto corrente del gruppo a quello personale; spese per «regalie varie» acquistate da «Nazareno Gabrielli» (571 euro), vini e liquori (1.600 euro), una borsa Louis Vuitton (440 euro). Cracolici ha usato 31 mila euro per spese varie: da un brindisi prenatalizio alla Tonnara Florio di Palermo (1.199 euro), a strenne pasquali e natalizie, panettoni, ceste con olio e vino; a un albero di Natale in ceramica 1.350 euro. Poi ha speso per regali di nozze di figli o dipendenti del gruppo Pd 5.990 euro. Musotto (solo come capogruppo Mpa): prelievi per 160 mila euro e 27.000 euro usati per pagare persone «non appartenenti al gruppo»; 22 mila euro per le spese della Audi A6 utilizzata dal senatore e commissario regionale del Mpa, Vincenzo Oliva; 45 mila euro in contanti che asserisce di aver consegnato a Raffaele Lombardo - che lo ha smentito- per la campagna elettorale del futuro presidente della Regione. Maira: 22.450 euro, dal maggio 2008 al gennaio 2011, come rimborso spese di cui non forniva alcun documento; 2.086 euro per «non meglio specificati acquisti in una gioielleria di Palermo»; il rimborso di 48 mila euro e 29 mila euro per il leasing della sua auto, una Audi A6 (che poi avrebbe inserito nella sua dichiarazione dei redditi come avvocato). Pogliese si sarebbe appropriato di 26.215 euro «per spese non documentate»; di 41.183 euro per carburante, pasti, soggiorni in alberghi di Palermo dove è stato ospite «assieme ai familiari e all'autista»; la retta scolastica dell'asilo del figlio (280 euro); di lavori di sostituzione di serrature e maniglie per porte dello studio legale del padre (1.200 euro). Leontini ha speso 7.100 euro per un acquisto in una gioielleria di Modica; 830 euro per riparare una «non meglio identificata autovettura», 51 per pagare una multa per una sua infrazione al codice della strada. Le altre posizioni. La Procura di Palermo valuterà adesso la posizione degli altri 83 in dagati. Probabile - ma non c'è ancora alcuna decisione - l'archiviazione per il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone; l'ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo; l'ex presidente dell'Are, Francesco Cascio; gli ex deputati Bernardo Mattarella, Salvino Pantuso, Gaspare Vitrano, Luigi Gentile. L'inchiesta va avanti tra gli altri per il presidente dell'Are, Giovanni Ardizzone; il deputato ed ex segretario regionale Pd Giuseppe Lupo; Salvatore Cordaro, Salvino Caputo, Franco Mineo, Nino Dina, Alessandro Aricó, Guglielmo Scammacca Della Bruca, Salvatore Giuffrida, Francesco Mineo, Giovanni Cristaudo, Salvino Caputo, Carmelo Currenti, Carmelo Incardona, Salvatore Lentini, Riccardo Savona, Giuseppe Lo Giudice, Tony Scilla, Michele Cimino. - 

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