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lunedì 16 marzo 2015

Cartella. L'intimazione notificata per posta è nulla

I nostri sono giorni in cui ovunque, soprattutto nella Pubblica Amministrazione, domina l'incompetenza e spesso l'ignoranza. 
Oggi essere dirigente di una struttura pubblica è come trent'anni fà si era impiegato di concetto, che però veniva filtrato e selezionato da concorsi pubblici. 
I dirigenti di oggi, tanto diffusi da arrivare ad essere uno su otto dipendenti (uscieri compresi), rispetto ai superati impiegati di concetto sono la cima dell'ignoranza in quanto vengono selezionati dai politicanti, i quali, "mischini", riescono a leggere una lettera da sotto verso sopra.

Perchè meravigliarci se la Pubblica Amministrazione non funziona ? 
Non serve una riforma concepita dalla ministra di Matteo Renzi, la Madia. No. Serve soltanto ripristinare i concorsi e cacciare via i politicanti. 
Vero è che tutti possono parlare di politica però esercitare la funzione di "amministratore" dovrebbe esigere quanto meno il requisito di sapere "leggere e scrivere congiuntamente al saper riflettere".

Perchè i Comuni perdono tutte le cause che intraprendono ?
Perchè nessuno dei "dirigenti" segue le vicende. Ci si rivolge all'avvucaticchiu amicu.

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Ci capita di leggere che una sentenza della Commissione Tributaria regionale del Lazio, sezione di Latina, depositata il 17 febbraio scorso con cui viene ricordato ad Equitalia e a tutti i Comuni d'Italia che esiste una norma secondo cui le "cartelle notificate per posta" sono nulle in quanto la legge esige l'intermediazione di un soggetto abilitato dalla Legge.
La Commissione Tributaria ricorda che la nullità della cartella, per inesistenza della notifica, si fa valere in sede di impugnazione  di un atto successivo.

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