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sabato 14 febbraio 2015

L'Isis avanza lungo le coste libiche

I guerriglieri dell'Isis continuano l'avanzata in Libia e pare vogliano arrivare in Tunisia, nel paese che ha modi di vita più europei di tutto il mondo arabo. 
Sirte, un importante porto del Mediterraneo, a 200-300 miglia marine dall'Italia pare sia ormai sotto il loro totale controllo.
21 cristiani copti egiziani sono finiti nelle
mani dell'Isis
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha rilasciato dichiarazioni non rassicuranti: è "una situazione che minaccia l'Italia", dice avvertendo che se la mediazione dell'Onu in corso dovesse fallire, l'Italia è "pronta a combattere, in un quadro di legalità internazionale". 
Sono parole che dalla bocca dei politici italiani, in quasi settant'anni di Repubblica non abbiamo mai avuto modo di ascoltare, in linea con l'invito, rinnovato proprio in queste ore, agli italiani a non recarsi in quel Paese. 

Sempre a Sirte l'Isis aveva già messo a segno tra la fine di dicembre e i primi di gennaio il sequestro di almeno 21 egiziani copti, la cui sorte resta incerta.

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