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lunedì 23 febbraio 2015

Con le immagini ... ... è più facile

Piazza di Spagna, a Roma

 Elisabeth Jane Bertrand, una olandese, è rimasta sconvolta per i danni che i teppisti del Feyenoord
hanno inferto a Roma, ha avviato l'azione «Scusa Roma Actie».
L'obiettivo è quello di raccogliere 100mila euro per donarli ai restauratori della Barcaccia di piazza di Spagna.
La Bertrand ha detto i giornalisti : «Lo scopo è quello di esprimere alla popolazione di Roma la vergogna
provata dagli olandesi per questi comportamenti, e di offrire una donazione al Comune di Roma
dopo questa terribile giornata, in modo da poter tornare nella città eterna a testa alta.
 "Scusa Roma"  vuole dimostrare che il 99,9% degli olandesi si sono mobilitati offrendo le loro scuse alla città e a chi è rimasto ferito, aiutando a pagare per la pulizia ed il restauro».  


Alexis Tzipras
L'accordo tra l'Eurogruppo e la Grecia per l'estensione del piano di aiuti è solo un primo passo.
 Entro oggi la Grecia dovrà fissare le misure che intende adottare per rispettare gli accordi con Bce, Fmi ed Europa (l'ex Troika). 
Una volta approvato il piano dall'Eurogruppo 

questo sarà poi sottoposto ai singoli Parlamenti (infatti i sldi
in gioco sono di tutti i paesi)

Restano altri passi da compiere più complessi, in particolare riguardano il problema di conciliare le richieste dell'Europa con le promesse elettorali che hanno permesso a Syriza di governare il Paese. 

Tutti sanno che -sotto sotto- la Russia sta giocando una sua partita.  Secondo l'italiana Unicredit  l'uscita della Grecia dall'euro sarebbe una vittoria per Putin e  la crisi Ucraina sta dimostrando quanto sia importante -di contro- un rafforzamento dell'Unione europea. 



Sempre secondo Unicrdit il calo del pil della Grecia ha perso

 il 25% del suoi valore in questi anni di crisi mentre 
tra il 1995 e il 2007 il pil greco era cresciuto del 51%, 
contro il 35% della Spagna, il 26% del Portogallo e il 17% dell'Italia. 
Nello stesso periodo il rapporto tra debito greco e pil 
è cresciuto del 10%, mentre si è ridotto per gli altri Paesi della perfiferia.
Si dduce secondo Unicredit che la crescita greca è stata 

alimentata più dal debito che da una vera crescita della produttività. 

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